COMUNICATO STAMPA
Il TAR di Lecce con sentenza pubblicata in data odierna (Pres.
Aldo Ravalli; Rel ed Est. Massimo Santini) ha accolto il
ricorso degli 11 consiglieri dimissionari del Comune di
Veglie, difesi dall’Avv. Gianluigi Manelli, proposto avverso
il mancato scioglimento del Consiglio Comunale.
La Prima Sezione del TAR Lecce, che già in sede cautelare
aveva condiviso le tesi difensive dei ricorrenti, ha
delegittimato gli atti che strumentalmente l’Amministrazione
Comune di Veglie aveva posto in essere al fine di impedire
lo scioglimento dell’Ente dopo le dimissioni della
maggioranza dei consiglieri comunali, avvenuta il 28 maggio
2009.
In particolare, accogliendo pienamente le tesi difensive
dell’Avv. Gianluigi Manelli, il TAR Lecce ha riconosciuto la
illegittimità dell’atto di convocazione del consiglio
comunale per la surroga del primo dimissionario, Prof.
Antonio De Bartolomeo (che, si ricorda, è avvenuta mentre lo
sportello del protocollo era chiuso e l’accesso era precluso
agli altri consiglieri dimissionari), strumentalmente
frapposta alle altre dimissioni per il solo fine di
interrompere la consequenzialità delle stesse, affermando
che “la formalizzazione dell’avviso di convocazione avvenuta
“a sportello chiuso” (ossia attraverso modalità non
altrimenti consentite agli altri consiglieri comunali)
rappresenta una violazione delle norme che regolano la
gestione del protocollo che, dato l’assetto di interessi in
giuoco, non rileva quale mera irregolarità procedimentale
quanto, piuttosto, alla stregua di vera e propria
illegittimità di carattere sostanziale”.
In conseguenza all’enunciato principio, il Tribunale
Amministrativo di Lecce ha riconosciuto la idoneità delle
dimissioni dei consiglieri ricorrenti a provocare lo
scioglimento dell’Ente.
Il Tribunale Amministrativo ha definitivamente chiarito che
“quello della contemporaneità è un concetto sì rigoroso ma
non al punto da comportare determinati adempimenti e
formalità che, in concreto, possano impedire l’operatività
dell’istituto e dunque vanificare le finalità perseguite dal
legislatore”.
L’Avv. Gianluigi Manelli ha espresso piena soddisfazione
dichiarando: “La pronuncia del TAR coglie pienamente il
profilo della illegittimità dell’operato
dell’Amministrazione, stigmatizzando il tentativo di
vanificare la univoca e condivisa volontà espressa dalla
maggioranza dei consiglieri comunali di sciogliere il
consiglio comunale; essa rappresenta un importante punto di
arresto giurisprudenziale giacchè il TAR di Lecce si è fatto
carico di superare profili meramente formalistici alla
ricerca di una giustizia sostanziale”.
Valide quindi le dimissioni dei consiglieri ai fini dello
scioglimento del consiglio comunale di Veglie.
Alla vigilia delle prossime elezioni amministrative del
marzo 2010 la sentenza del Tar Lecce produce un effetto
dirompente sulla comunità Vegliese, retta da mesi da
un’Amministrazione che non era più, da tempo, espressione
della volontà popolare.
I consiglieri dimissionari auspicano quindi un immediato
intervento del Prefetto di Lecce che, prendendo atto del
contenuto della sentenza in questione, non potrà che
dichiarare lo scioglimento dell’amministrazione di Veglie.
Veglie 3 dicembre 2009
I consiglieri dimissionari
De Bartolomeo, Aprile, Armonico, Capoccia, Carlà, Greco,
Paladini, Rollo, Spagnolo C., Stefanizzi, Vetrano.
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