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Le interviste

06 maggio 2010 - la Redazione

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Intervista al Consigliere dott. Elio Spagnolo

(realizzata da Mauro Mea e Marco Palma il 29 aprile 2010)

 

Per quale motivo si è candidato a Sindaco?
Le motivazioni le ho già espresse in campagna elettorale. La politica deve essere intesa come servizio nei confronti della comunità, questa è motivazione di fondo.
Si fa politica sia stando nella maggioranza, sia stando nell'opposizione.
L'opposizione, per certi versi, è più importante perché all’occorrenza avverte il cittadino che la direzione presa dalla maggioranza non è quella migliore.

Abbiamo visto che in seno alle forze di opposizione ci sono stati degli schieramenti, quindi, avete già in qualche modo deciso in che modo percorrerla questa strada?
L'opposizione sarà determinata dai comportamenti della maggioranza.
Fino ad ora, per la verità, abbiamo lanciato una serie di segnali e abbiamo avuto delle risposte non soddisfacenti dal punto di vista politico. Per esempio, nell'elezione del Presidente del Consiglio. Questa doveva essere un'occasione per rendere nobile il consiglio comunale e per dare all'istituzione anche un valore alto sia dal punto di vista morale che dal punto di vista politico, hanno perso questa occasione non coinvolgendo tutto il consiglio nell'individuazione del suo presidente. Così facendo è risultato un fatto di spartizione interna nella maggioranza.
Altro fatto è stato quello di nominare revisore dei conti uno dei non eletti nella lista della maggioranza. Facendo uno scempio pure dal punto di vista dei comportamenti, come quello di riaprire i termini per la dichiarazione di disponibilità per il revisore, quindi aspettare la domanda da parte del non eletto, per poi eleggere un revisore dei conti che è espressione non delle esigenze di controllo, infatti il revisore dei conti dovrebbe anche offrire garanzie sufficienti dal punto di vista della revisione degli atti, ma è stato nominato un non eletto della maggioranza. Questo dal punto di vista politico è assolutamente immorale, non solo, ma anche dal punto di vista educativo, dato che la politica è anche lanciare dei segnali educativi alla gente; poi la gente interpreta la politica in una maniera o nell'altra sulla base dei comportamenti degli addetti ai lavori. Devo aggiungere che c'è poi tutto un dibattito, che si sta facendo all'interno della maggioranza, in relazione anche al problema dei poliambulatori. La cosa strana è che ad essere convocati, ad essere sentiti, non sono i rappresentanti eletti dal popolo, ma sono i farmacisti e i medici: cioè i poteri forti della comunità o quelli che orientano i consensi. Ieri hanno convocato i medici sul comune per chiedere: “Che cosa dobbiamo fare per quanto riguarda gli ambulatori, dove li apriamo: presso la sede vecchia del municipio o da qualche altra parte?”

Per poliambulatori intende il centro polifunzionale?
Perfetto, parlo del centro polifunzionale.
In pratica, la maggioranza sta interpellando: farmacisti, medici, tecnici, esperti del traffico...
No, non mi risulta che abbiamo sentito degli esperti. Io ho detto, non più tardi di questa mattina, che forse la cosa migliore sarebbe stata quella di sentire le parti sociali, prima di tutto, e insieme anche qualche urbanista, qualche esperto, per capire se quella è una sede compatibile, anche dal punto di vista culturale e storico. Noi avevamo un municipio in piazza che ci buttarono giù, ora non vogliamo perdere anche questo. E comunque, se dobbiamo perderlo, non deve accadere a causa del farmacista che raccoglie 600 firme e te le manda in Comune, ma deve essere una scelta fatta nell'interesse della comunità.

Lei è d'accordo ad avere un poliambulatorio su Veglie?
Io sono d'accordo ad averlo!

Quindi non vorrebbe perdere l’occazione…
No. Soprattutto perché ci sono alcuni servizi che attualmente non abbiamo.

Nell'ipotesi di un referendum consultivo, c'è il rischio che i termini slittino e che l'ASL non sia più interessata al nostro comune?
Io penso di no, poi tra istituzioni ci si può intendere. Il problema è non perdere tempo o non perdere tempo inutilmente. E' chiaro che nei confronti dell'ASL bisogna avere la massima attenzione, per evitare di perdere i finanziamenti. Però da quello che ho capito, l'ASL ha sempre preferito una soluzione diversa da quella del municipio, sia perché è economicamente più vantaggioso, sia perché è più funzionale. Anche sotto l'aspetto logistico, per parcheggi e spazi, ecc.

Il revisore dei conti è una figura delicata. Chi vince vuole averne uno di fiducia. Lei al posto del sindaco non avrebbe fatto la stessa cosa? Non avrebbe preferito avere una persona di fiducia?
Secondo me, è opportuno preferire sempre che il controllo venga esercitato da altri, perché se il controllo ce lo facciamo da soli, divento controllore e controllato e rischio, sostanzialmente, di deviare il percorso. Penso che chi gestisce la cosa pubblica dovrebbe essere controllato dalle minoranze, piuttosto che da se stesso, proprio per evitare il rischio dell'inquinamento. A livello politico, tutte le commissioni di controllo sono gestite o esercitate dalle minoranze. Faccio un esempio: D'Alema è presidente della commissione parlamentare dei servizi… Ci sono alcuni comportamenti che richiedono un controllo, altrimenti si crea un conflitto di interessi. Senza nulla togliere alla professionalità di chi è stato nominato, lui è espressione di questa maggioranza, era candidato con quella lista. C'è una coincidenza di interessi, mi sembra proprio inopportuna la nomina di chi è stato fino a dieci giorni fa candidato nella stessa lista. Prima c'era il collegio dei revisori, ora la norma dice che il revisore può essere unico. Nel collegio, comunque, era prevista una figura della minoranza: due membri li eleggeva la maggioranza e uno la minoranza. La revisione è un fatto squisitamente tecnico e contabile, ma anche di garanzia.

Si è parlato sempre in campagna elettorale del grande debito del nostro comune: in questo primo mese di tempo si è capito qualcosa?
Non ancora, la giunta ha approvato uno schema di bilancio che conferma sostanzialmente quello che io dicevo in campagna elettorale, tra le altre cose pagheremo in più circa 200.000 € di spazzatura.
Sarà lo stesso tipo di servizio, oppure ci sarà un potenziamento della differenziata?
Dal bilancio non risulta niente. Ho invitato la maggioranza a rivedere un pò la stesura del bilancio, mi è stato risposto che è un fatto tecnico e che lo faranno dopo. Penso che i segnali si debbano dare subito, non puoi aspettare il poi… Per questo sostenevo che bisognava fare, prima di fare il bilancio, due cose fondamentali: primo sciogliere tutti i rapporti convenzionali, secondo rinunciare all’indennità di carica. Anche se a parole la maggioranza dice che la devono togliere, sta di fatto che nel bilancio la previsione c'è. Lo devono documentare e dichiarare, ci devono essere degli atti amministrativi dove si dica: “Rinuncio all'indennità che così va a finire in un'altra voce di bilancio”. Questo non è avvenuto, può anche darsi che lo facciano dopo! Ci vogliono le stesse rinunce anche da parte degli assessori e del sindaco, rinuncia che deve essere attestata, deliberata. Abbiamo, invece, un bilancio che avrebbe potuto fare tranquillamente un commissario prefettizio. Non è prevista una lira per l'agricoltura, non c'è un’ indicazione per definire e risolvere il problema della struttura dell'ex mercato coperto. C'era tutto il tempo per sistemare queste cose.

Nell'ultimo consiglio il Presidente Stefanizzi ha chiesto se potevamo, noi di Controvoci, riprendere la seduta. Lei che ne pensa?
Penso che la questione vada approfondita. L'ho anche comunicato stamattina, nella conferenza dei capigruppo. Dal punto di vista personale, non ho nessuna riserva. Il problema è verificare quanto questo sia compatibile con la libertà del consigliere, con la privacy. Se questo è compatibile, per quello che mi riguarda, non ho alcun tipo di difficoltà. Però, voglio dire, dobbiamo garantire al consigliere di potersi liberamente esprimere nel consiglio comunale. Nel senso che la ripresa, comunque, può essere un handicap per qualcuno che potrebbe sentirsi a disagio. Non mi pongo un problema personale, ma un problema istituzionale e di correttezza istituzionale. Noi dobbiamo anzitutto cercare di dare buoni esempi. Il consiglio comunale deve essere espressione anche di un modo diverso di fare politica, di porsi nei confronti dei problemi della comunità. Bisogna essere maturi per un certo tipo di ragionamenti o di discussioni. La ripresa può essere anche un motivo per ingentilire le riunioni del consiglio. Considerato che nel passato ci sono state riunioni molto squallide sotto l'aspetto anche comportamentale. C'è poi anche il rischio che diventi tutta una farsa, bisogna fare in modo che il consiglio non perda la sua autenticità, la sua ansia di libertà, quindi dobbiamo coniugare una cosa con l'altra.

Le differenze di vedute nell'attuale amministrazione la preoccupano?
Questa è un' “Armata Brancaleone”, legata soprattutto dall'interesse a battere la vecchia amministrazione. Dal punto di vista politico è un insieme di nomi e persone che non hanno un riferimento né politico né ideologico comune. Per cui è un insieme di persone che stanno lì, ancora non ho capito per quale obiettivo e per quale interesse. Perché lo stesso sindaco prima della campagna elettorale, ha affermato che lui, prima di poter formulare il bilancio, avrebbe avuto bisogno di un anno: tre mesi per ascoltare, tre mesi per valutare e tre mesi non so per fare che cos’altro. Ciò significa che hanno formato una lista senza un'idea e senza una visione comune e questo mi preoccupa. Questo mi preoccupa, perché abbiamo avuto la riedizione di personaggi che hanno creato soprattutto problemi a questa comunità. Questa comunità non è cresciuta perché in vent'anni le amministrazioni che si sono susseguite non hanno certamente contribuito a far crescere questo comune.

Non so se se ne intende. Gli SWAP. Possono rappresentare in qualche modo la rovina del nostro comune?
La rovina del nostro comune sono soprattutto gli amministratori, perché anche gli swap sono il risultato di politiche sbagliate. Ritengo che non ci si può affidare alla finanza quando si vuole programmare qualcosa, ma ci si deve affidare alle cose concrete. Questa operazione, al momento, sta producendo effetti positivi, addirittura, perché il comune sta incassando. Però si prevede, o si presume, che arriverà il momento in cui ci saranno effetti negativi. Tant'è che mi risulta che sia la vecchia amministrazione che questa si stiano ponendo il problema di come sciogliere questo tipo di contratto. … E' chiaro che adesso i tassi di interesse sono bassissimi per cui l'operazione può convenire. Ma, secondo me, indipendentemente dal risultato attuale, queste non sono operazioni che dovrebbe fare un comune. Queste sono operazioni da speculatori e non certamente da gente che intende amministrare un paese e tenere bene i piedi per terra.

 

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