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Lettere

22 giugno 2010 - dott.ssa M. Cecilia Capoccia

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Nati per leggere

          Il 20 giugno scorso, inserita nel programma della “Settimana della Cultura”, si è svolta al Convento dei Francescani una serata dedicata al Progetto “Nati per Leggere”, a cui questo Comune (ufficio cultura resp. Dott.ssa Donatella Centonze) e Amministrazione (assessore Dott.ssa M. Rosaria De Bartolomeo) hanno aderito.
Questa iniziativa, promossa dalla ACP (Associazione Culturale Pediatri), coinvolge pediatri di libera scelta, biblioteche e assessorati alla cultura dei vari comuni.
La serata si è svolta con la lettura ad alta voce di una fiaba e la trasformazione in canto della stessa; sono intervenuti il Dott. Rosario Cavallo, pediatra responsabile provinciale dell’ACP, e il Dott. Luciano Merli, pediatra di Carmiano, che ha illustrato l’esperienza del suo comune impegnato da diversi anni in questa iniziativa: quest’ultimo ha elencato i costi che l’amministrazione ha sostenuto e il programma, che consisteva nello spedire a casa al compleanno del bambino, fino ai tre anni di età, un libro-regalo.
“Nati per Leggere”, nato da un’intuizione geniale nel 1999, da parte di un pediatra americano, è stato trasportato in Italia a livello nazionale.
Il 17 maggio scorso al salone Internazionale del Libro di Torino (www.nati per leggere.it e www.salonelibro.it), sono stati presentati risultati incoraggianti, ottenuti nel corso di questi anni e l’ACP ha avuto un riconoscimento ufficiale da parte del Presidente Napolitano.
La lettura ad alta voce sin dai primi mesi di vita, oltre a stimolare i centri del linguaggio, anticipandone il periodo di inizio, arricchisce quest’ultimo di nuovi termini lessicali, crea inoltre, un intenso legame relazionale tra il genitore (mamma, papà) e il bambino.
Studi scientifici effettuati nel 2009 negli Stati Uniti, dimostravano che anche i bambini dislessici, traevano vantaggi, attraverso un intenso intervento riabilitativo con la lettura; si è anche evidenziato con metodiche recenti di neuroimaging, che ciò provocava una modificazione della sostanza bianca del cervello; da ciò si desume che, attraverso la lettura ai bambini sin dai primi mesi, si verificano modifiche nel loro cervello con conseguenti vantaggi futuri per essi.
A Veglie la collega Dott.ssa Graziella Chiriacò ed io, già da circa due anni portiamo avanti questo progetto, con i finanziamenti regionali. Distribuiamo ai vari bilanci di salute dei bambini ( 6-12-18-24-36 mesi) un libro-regalo. I bambini gradiscono molto questo pensiero e portano a casa il loro libro come un trofeo. Noi, d’altra parte invitiamo il genitore a dedicare durante la giornata, un ritaglio del proprio tempo per dialogare col proprio bambino.
Ci auguriamo in futuro che non vengano a mancare i finanziamenti che assicurano continuità a questa iniziativa.
Investire nella cultura è il solo modo di poter sperare in un futuro migliore per il nostro Paese.
Il piacere della conoscenza e del sapere è l’antidoto contro l’abbandono scolastico, le dipendenze, la violenza e le devianze sociali.
La politica dovrà investire risorse per la prevenzione sociale e “Nati per Leggere” è un tassello fondamentale per la realizzazione di un progetto educativo che recherà benessere a ciascun cittadino e di conseguenza a tutto il nostro Paese.