( chiudi la pagina )

Lettere

13 agosto 2010 -  di Dania

  Condividi

 

Davvero tutto bene e tutto a posto?

 


Mi si perdoni il ritardo, ma solo oggi ho potuto leggere per intero la relazione di Marco Palma sul consiglio comunale del 07 luglio scorso, che mi lascia alquanto perplessa. Prima di tutto una domanda: il relatore segue gli avvenimenti politici a titolo personale o su mandato di ControVoci? La cosa non è di secondaria importanza, perché diverse potrebbero essere le riflessioni.
Sono tanti i quesiti che premono: da che parte cominciare? Facciamo dalla fine, dai commenti-pettegolezzo dei cittadini (discreto numero o sparuto gruppetto? O l’uno, o l’altro) che costantemente seguono i consigli comunali. Era necessario evidenziarli? E che vogliono dire? Se Carlà alzava per primo la mano, non potrebbe semplicemente significare che è più veloce degli altri? E, l’arcana telepatia della maggioranza, non potrebbe essere svelata semplicemente col fatto che in Consiglio si entra, non al buio, ma con tanto di preventivato ordine del giorno?
Passiamo ai politici: notevole la lungimiranza dell’opposizione: “si arriverà allo scontro solo se e quando necessario, si voterà contro quando ci sarà da votare contro e a favore quando ci sarà da votare in tal senso”. E che cos’altro potrebbero fare? La frase sarà anche stata originale, inserita in un preciso contesto, ma estrapolata così, non dice proprio niente e non va a favore di nessuno.
E l’unanimità, poi, dove la mettiamo, se la maggioranza è riuscita a “far passare” due importanti delibere, mentre la minoranza è riuscita a “piegare” la maggioranza a favore delle proprie richieste? Forse che si sia tutta concentrata sul futuro del Convento Dei Francescani (fino a ieri orgoglio e fiore all’occhiello dei Vegliesi) che prima di darlo in gestione verrà diviso in tre (?!) con la “modica spesa di poche migliaia di euro” non meglio specificata? Su questo, possibile che non vi sia stato alcun commento da parte degli osservatori?
Buona politica? Non metto in dubbio che a Veglie vi siano i presupposti perché possa attuarsi, ma nel caso descritto da Marco Palma, con la situazione dell’ io do a te, se tu dai a me, e con i cittadini fuori -che stanno a guardare- non mi pare proprio si possa parlare di episodio esemplare, da inserire nei libri di testo.
Ma, forse, sono io a non capire… Può darsi che non abbia saputo leggere tra le righe. In cuor mio, per una volta, credetemi, spero che davvero sia così…