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14 novembre 2010 - di Daniela Della Bona

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DECENNI PER ALLACCIARE UNA LINEA ELETTRICA

E SOLO 6 GIORNI PER COSTRUIRE UN GRATTACIELO E ABITARLO

Album Fotografico


Clicca qui per vedere le fotografie del frantoio ipogeo di VeglieIeri sera, a sorpresa, il Frantoio dell’Ipogeo di San Vito è stato finalmente aperto al pubblico. Infatti, in occasione della prima serata del “Vino Novello”, i cittadini vegliesi hanno potuto fare un giro guidato all’interno dell’antico frantoio costruito nel 1500. Guide d’eccezione il dott. Nicola Gennachi, che ha messo a disposizione la linea elettrica di una sua abitazione per illuminare il frantoio e Flavio Vetrano, architetto e stimato studioso vegliese. Il frantoio di San Vito è il più antico tra quelli presenti a Veglie.
Davvero bello e suggestivo, per chi, come me, non aveva mai avuto occasione di entrarci prima!
Numerosissimi i visitatori che, suddivisi in 2 gruppi da 15 persone ciascuno, si sono susseguiti senza sosta nelle visite.
Il frantoio, ricavato sotto il livello stradale per garantire una temperatura ambientale costante, veniva utilizzato per la lavorazione delle olive, da cui si ottenevano due tipi di olio: uno pregiato, utilizzato per l’alimentazione; e uno molto grasso, ottenuto dopo aver fatto seccare le olive all’interno delle sciare (piccole stanze utilizzate come deposito). Quest’ultimo trovava impiego come combustibile all’interno dei lumini e nella produzione di saponi e altri prodotti non commestibili. L’olio prodotto veniva poi conservato, prima del trasporto, all’interno di alcune cisterne. Da Veglie veniva poi trasportato a Gallipoli, centro più importante in Europa per la distribuzione e il commercio dell’olio sia in Italia che all’estero.
All’interno del frantoio, oltre alla stalla che ospitava gli asini e, talvolta anche i muli, impiegati nel lavoro, vi erano poi i lettini che gli operai utilizzavano per riposare e quant’altro servisse per la loro sopravvivenza, dato che la lavorazione delle olive era a ciclo continuo e durava lunghi mesi, più o meno dal mese di ottobre fino alla primavera. Se avete occasione per visitarlo, approfittatene: stasera il frantoio sarà ancora aperto al pubblico.
Certo che ce n’è voluto di tempo prima di riaprirlo! Eppure sembra che mancasse solo la luce e poi fosse già pronto per le visite.
Quanti anni dovremo ancora attendere prima che si risolva in maniera definitiva il problema dell’illuminazione del Frantoio?
In Italia non si va mai avanti perché la burocrazia e l’inefficienza rallentano sempre tutto e per un allacciamento elettrico passano decenni.
Guardate il video contenuto nel link (clicca qui): rimarrete scioccati dalla velocità di altri popoli, in questo caso i cinesi, che oltre a vantare i treni più veloci del mondo (fino a 351 km. orari), vantano anche tempi record per la costruzione e il completamento di palazzi a 15 piani costruiti secondo tutti i crismi di sicurezza e confort, isolati acusticamente e termicamente, capaci di resistere a sismi di magnitudo 9: il tutto realizzato in solo 6 giorni e 6 notti!