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Lettere

02 settembre 2011 - da Antonio Greco

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INFORMAZIONI CORRETTE SULLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 AGOSTO 2011 IN MERITO ALLA MAGGIORANZIONE  DELL’ACCISA SULL’ENERGIA ELETTRICA

 

1. Il Consiglio Comunale non ha “introdotto una nuova accisa” sul consumo di energia elettrica dei cittadini vegliesi. L’addizionale o accisa sul consumo di energia elettrica esiste nel nostro ordinamento nazionale e comunale dal 1989. Chi era allora sindaco?

 

2. L’amministrazione comunale (dopo tre passaggi democratici: Consiglio – Giunta – Consiglio) ha deliberato solo un lievissimo aumento dell’accisa: in media, meno di un euro al mese per famiglia (€ 11 in un anno), pari a €. 60 mila di risorse per le casse dissestate del Comune.

 

3. E’ un aumento solo per l’anno 2011.

 

4. La norma ha condizionato l’aumento dell’addizionale esclusivamente alla copertura dei costi diretti e indiretti del servizio raccolta rifiuti solidi urbani.

 

5. Dal 2012 questa addizionale diventerà erariale (cioè la paga lo Stato con i trasferimenti) sulla base di quanto ogni comune ha incassato di accisa nel 2011.

 

6. L’obiettivo dell’attuale amministrazione è stato quello di avere più risorse sul capitolo dell’accisa per avere nel prossimo anno più risorse da parte dello Stato.

 

 Le obiezioni corrette al provvedimento:

 

  1. Perché il provvedimento non è stato adottato in sede di approvazione del bilancio di previsione per il 2011, il 5 aprile scorso?

R. La risoluzione n. 3/DF del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Direzione Federalismo Fiscale, con la quale il Direttore Generale del Ministero delle Finanze sostiene che la norma speciale del 2010 per la Campania (art. 2, comma 2-bis del D. L. n. 225) può essere applicata a tutti i Comuni siti sul territorio nazionale, è datata 16 giugno 2011, pervenuta al Comune di Veglie in data 26 giugno 2010.

 

  1. E’ certo che dal 2012 l’accisa sull’addizionale non sarà più a carico diretto dei cittadini ma dello stato?

Secondo le disposizioni del decreto sul federalismo municipale, già in vigore, con decorrenza 01.01.2012, l’addizionale comunale cessa di essere applicata nelle Regioni a Statuto ordinario ed è corrispondentemente aumentata, nei territori predetti, l’accisa erariale (cioè quella versata dallo Stato) in modo tale da assicurare la neutralità finanziaria del citato provvedimento ai fini del rispetto dei saldi di finanza pubblica.

 

  1. E’ vero che solo il Comune di Veglie ha aumentato questa accisa?

Non è vero. Alcuni comuni, preoccupati per il futuro finanziario del proprio ente sono intervenuti con l’aumento, altri hanno ritenuto che per l’entità molto modesta dell’aumento non valesse la pena sottoporsi al’incomprensione e strumentalizzazione delle minoranze, altri ancora hanno visto troppo vincolante l’aumento dell’addizionale per coprire le spese dirette e indirette della raccolta Rifiuti Solidi Urbani.

 

 Alle critiche “fuori tema” e strumentali non c’è bisogno di dare risposte.

 

Chi oggi, a Veglie, avanza accuse e insulti al provvedimento non guarda alla trave che il Governo, con le ripetute manovre e con tagli ai trasferimenti, sta ponendo a carico dei Comuni; non tiene conto della già grave situazione economico-finanziaria, destinata ad aggravarsi, in cui versa il Comune di Veglie per le scelte irresponsabili, sostenute anche da chi oggi grida allo scandalo, fatte dal 2005 al 2010;  dimostra, per la pochezza degli argomenti e per l’esposizione parziale e tendenziosa del dibattito consiliare, di non avere a cuore il bene del paese ma solo la necessità di mettersi in mostra e di dire, con qualche chiacchiera, che esiste.

 

Veglie 2 settembre 2011

Antonio Greco