Un sabato sera, chiacchierando tra amici in compagnia di
un buon bicchiere di vino salentino, venne fuori
l'argomento dei due milioni di euro persi dal comune di
Veglie e destinati alla realizzazione della rete
pluviale della parte sud del centro urbano di Veglie.
Ognuno diceva la sua cercando in ogni modo di aver
ragione, come succede nei ben noti talk-show della
televisione italiana. Il tono della voce si alzava, le
voci si sovrapponevano, il chiasso era diventato forte
che a un certo punto sembrava di stare nel miglior
pollaio in cui tutti i suoi abitanti starnazzano senza
far comprendere nulla.
A questo punto il famoso taciturno della compagnia
chiese, garbatamente, la parola e disse: " discutete da
mezz'ora e non mi avete fatto capire nulla. Siete tutti
degli ottimi politici come quelli che voi criticate
frequentemente; siete bravi quanto loro nel litigare
senza concludere nulla.”
Come per incanto nella sala calò un grande silenzio e
questo permise al “saggio” di continuare a parlare ed
essere ascoltato. “Allora vi propongo una pubblica
discussione, anzi un pubblico processo con avvocati
delle due parti, testimoni, imputati (in contumacia)
giuria e un giudice IMPARZIALE". In una parola un
processo all'americana maniera.”
Il silenzio? l'inutilità di quel modo di litigare? Il
bisogno di capire qualcosa in più del recapito finale?
Non lo so. Ma ci fu un immediato, quasi istintivo SI
unanime.
La stanza viene trasformata in una camera di tribunale,
il giudice messo su in alto, per dominare tutti, i due
gruppi di avvocati e tutto il necessario per una
udienza.
Vennero sostenute, dalle parti, situazioni al limite
dell'inverosimile non mancarono documenti e articoli
scaricati trovati su internet.
Due ore di discussione ordinata grazie ai frequenti
interventi del “giudice” e finalmente i presenti furono
nelle condizioni di farsi un'idea su chi ha causato la
perdita dei due milioni di euro destinati alla
realizzazione delle rete pluviale e del relativo
recapito finale della zona sud di Veglie.
La sentenza
Non sentenzierò nei condannando un dlle delle due
amministrazioni chiamate in causa, Fai o Aprile, ma
evidenzierò alcune elementi determinanti nella
comprensione dei fatti più salienti che portato alla
perdita dei due milioni di euro.
RETE PLUVIALE: osservazioni e interrogativi.
La nota prot. n. 5504 del 7-5-2012 del responsabile del
Settore Urbanistica Lavori Pubblici e indirizzata alla
Regione Puglia riassume le vicende succedutesi nel tempo
in ordine cronologico (RETE PLUVIALE VEGLIE -La colpa è
del sistema Italia, di Pietro Calcagnile)
E’ notorio il rimpallo di responsabilità tra le diverse
Amministrazioni relative alla individuazione delle colpe
per la perdita dei finanziamenti. Senza voler addossare
responsabilità contro nessuno, di seguito si elencano
alcune osservazioni e interrogativi ai quali, facendo
riferimenti incrociati con la suddetta nota, si potranno
agevolmente dare adeguate risposte.
1. Prioritariamente si evidenziano le sostanziali
discrasie di merito del progetto, riguardanti il perché
nel mentre il Progetto Definitivo prevedeva la
dismissione di ben n° 11 pozzi e vore assorbenti, poi il
Progetto Esecutivo (approvato con Determina del
responsabile LL.PP. n° 74 del 30/10/2007) prevedeva la
dismissione di n° 1 solo pozzo assorbente.
Siccome i presupposti della concessione del
finanziamento erano la dismissione di tutti i pozzi e
vore assorbenti, al fine di eliminare gli scarichi in
falda, certamente tale stravolgimento degli originari
obiettivi, può avere influito negativamente sui buoni
propositi da parte degli organismi eroganti il
finanziamento.
DI CHI E’ LA COLPA DI TALE MODIFICA???
2. In data 22/5/2009 il TAR di Puglia 1a Sezione di
Lecce emette 2 sentenze, la n° 1281 e la n° 1282, che
annullano atti deliberativi comunali inerenti i lavori
in oggetto. In data 8/9/2009 il Comune di Veglie, dopo
oltre 100 gg. dalla data delle sentenze, propone ricorso
al Consiglio di Stato alla sentenza n° 1282.
DI CHI E’ LA COLPA DI TALE RITARDO???
Nulla propone comunque riguardo alla sentenza n° 1281.
3. In data 20/7/2010 il Comune di Veglie, dopo oltre 440
gg. dalla data della sentenza, propone ricorso al
Consiglio di Stato alla sentenza n° 1281.
DI CHI E’ LA COLPA DI TALE RITARDO???
4. In data 5 e 6 Marzo 2012, dopo una tormentata vicenda
giudiziaria, si è effettuato il verbale di consistenza e
la materiale immissione in possesso delle aree per la
realizzazione del Recapito Finale. Considerato che solo
in detta data si è avuta la disponibilità delle aree,
che tutto il progetto prevedeva l’esproprio della sola
Ditta “Pezzo della Casa” che ha effettuato le
opposizioni giudiziarie, perché si è effettuata la
consegna dei lavori all’impresa con la redazione del
Verbale di inizio lavori in data 8/8/2008, cioè ben
circa 3 anni e 7 mesi prima di avere la disponibilità
dell’unico terreno da espropriarsi?
CHI E PERCHE’ HA DISPOSTO TALE ANTICIPAZIONE DEI
TEMPI???
Solo dando risposta ai suddetti interrogativi, e facendo
riferimento a chi alle suddette date ha adottato le
relative decisioni, si riuscirà a capire perché si sono
persi i finanziamenti e chi sono i reali responsabili.
Il giudice della serata.
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