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IL TRAPIANTO: LA MIGLIORE TERAPIA
Il trapianto è una risorsa straordinaria della medicina
moderna. Un trapianto può salvare la vita di un paziente. È
il caso dei trapianti d'organo come il cuore, il fegato, i
polmoni, l'intestino e il pancreas. Anche il trapianto di
tessuti e di cellule emopoietiche può essere un salvavita,
ad esempio il trapianto di midollo osseo in gravissime
malattie del sangue o quello del tessuto cutaneo (pelle) nei
grandi ustionati.
Con il trapianto, inoltre, il malato è restituito ad una
vita normale e attiva. È il caso, ad esempio, del trapianto
di rene che libera dalla schiavitù della dialisi, o di
alcuni tessuti, come la cornea, che ridà la vista a chi
l'aveva perduta.
IL TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI
Il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto avviene
solo dopo che sia stata accertata la morte di una persona,
avvenuta malgrado sia stato fatto tutto il possibile per
salvarla.
Quando la morte avviene per la cessazione di tutte le
attività cerebrali (morte encefalica) è possibile mantenere
artificialmente la circolazione del sangue e la
respirazione, conservando così attivi - per un tempo
limitato - i suoi organi.
Dal momento in cui è dichiarato il decesso, qualora vi sia
un consenso espresso in vita o non vi sia opposizione dei
familiari alla donazione, si avviano le procedure per il
prelievo ed il trapianto, che in tempi molto stretti
permettono di individuare il ricevente idoneo ed effettuare
rapidamente l'intervento.
I tessuti possono essere prelevati anche su donatori morti
per arresto cardiaco.
LE GARANZIE
La legge garantisce la libertà di scelta sulla donazione. La
legge garantisce che la scelta sia rispettata.
È possibile dare il consenso o il diniego alla donazione e
modificare la volontà espressa. I parenti non possono
opporsi, se la persona in vita ha dato il consenso alla
donazione.
COME DONARE
Possiamo manifestare la nostra volontà:
• presso gli appositi sportelli delle Aziende sanitarie;
• presso gli uffici anagrafe dei comuni che partecipano
attivamente a campagne per la promozione della donazione;
• con il tesserino blu inviato dal Ministero della
salute nel 2000 o con le tessere delle
Associazioni di Donatori e di Malati;
• con una dichiarazione in carta libera completa
di tutti i dati personali, datata e firmata.
La dichiarazione depositata presso le Asl, gli uffici
anagrafe dei comuni che hanno stipulato convenzione con le
ASL e l'A.I.D.O. Associazione Italiana per la Donazione di
Organi, tessuti e cellule è registrata e consultabile
attraverso il sistema informativo trapianti.
I L TRAPIANTO DA VIVENTE
Il prelievo di organi e tessuti può essere effettuato anche
da un donatore vivente. È possibile donare, in vita, un rene
o parte del fegato, nonché tessuti quali la cute, la
placenta, i segmenti ossei e il midollo osseo. La donazione
da vivente non comporta gravi rischi per il donatore e viene
valutata da medici esperti. Permette a molte persone
gravemente malate di tornare ad una vita normale.
LA QUALITÀ DELLA VITA DOPO IL
TRAPIANTO
Le persone che sono state sottoposte a trapianto di organo
possono recuperare un'ottima qualità di vita ritornando a
lavorare, viaggiare, praticare sport anche a livello
agonistico, avere figli e fare progetti per il futuro.
LA SCELTA GIUSTA PER GLI ALTRI E
PER NOI
Essere favorevole alla donazione di organi e tessuti in vita
o dopo la propria morte non è solo un gesto di solidarietà,
ma anche una scelta giusta.
Nel mondo le persone che si ammalano e necessitano di un
trapianto sono molte di più degli organi che vengono donati.
Ognuno di noi potrebbe averne bisogno in futuro. Quindi
essere tutti favorevoli alla donazione permette di aumentare
gli organi disponibili e garantire in futuro, se ce ne fosse
bisogno per noi o per un nostro caro, la possibilità del
trapianto.
IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO
Nel midollo osseo sono presenti cellule staminali in grado
di dare origine a tutte le cellule del sangue circolante.
Il midollo osseo utilizzato per il trapianto si presenta
alla vista come sangue e viene prelevato solitamente dalle
ossa del bacino (ossa iliache). Il trapianto. di midollo
osseo, e delle cellule staminali che esso contiene, rende
possibile la guarigione di gravi malattie del sangue come la
leucemia. La compatibilità tra paziente e donatore si
verifica i volta su 4 nell'ambito familiare, ma diventa
molto rara, circa i su 100.000, tra individui non
consanguinei. Da qui la necessità di trovare sempre più
persone disponibili a offrirsi come donatori di midollo
osseo.
Può candidarsi come donatore di midollo osseo qualunque
persona in buone condizioni fisiche di età compresa tra i 18
e, preferibilmente, i 35 anni.
Per diventare donatori di midollo osseo è sufficiente
rivolgersi a una delle molte strutture ospedaliere che
partecipano al programma nazionale "Donazione di midollo
osseo" coordinate dal Registro Italiano Donatori di Midollo
Osseo (IBMDR).
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