Domenica  18 dicembre 2005

Natale ConDoni?

Tremonti d'un anno da dimenticare

Mentre sta per terminare il 2005 un’altra finanziaria è in arrivo.

Non so se tale manovra garberà alla maggior parte degli italiani già stanchi per i tanti pressing d’ogni ordine. 

In questo pacco dono scopriremo le sorprese ben presto (meno sconvolgenti di quelle che stanno interessando alcuni illustri banchieri) dando poi un’occhiata alle nostre tasche con sguardo sospettoso.

Come regalo di Natale sarebbe comunque sempre meglio un pollo ripieno, che tante manovre toccate e ritoccate dall’estetista di montagna.

La cosa simpatica è quella legata al condono fiscale che c’è, ma non c’è…

Infatti l’Unione Europea boccerebbe la manovra con dentro un condono. Ecco così il concordato fiscale simile a quello di qualche anno addietro dell’Onorevole Dini, con condonino incluso per gli anni 2003 e 2004! Un’altra magia creativa di questo governo che rimette i debiti quasi come si rimettono i peccati, con la differenza che nel primo caso si incassano soldi e tante pernacchie e nel secondo un’assoluzione ecclesiastica con l’anima in pace.

Mi chiedo che sarà di noi in questo Natale al risparmio di regali ma non di promesse preelettorali. Lo chiederei a Tremonti, mentre altri monti attendono d’essere perforati per un treno veloce che arriva sino in Francia. Non sarebbe meglio far viaggiare più spediti i treni già esistenti, magari dando loro una bella pulitina per Natale?

 

Gian Piero Leo

Domenica  04 dicembre 2005

Buone Novelle

Cari amici,

riprendo, dopo una pausa piuttosto lunga, il mio consueto appuntamento vignettistico. Lo faccio cambiando faccia alla rubrica che da “I fatti disfatti” si chiamerà “Le buone novelle di gpl”, ma non cambieranno di molto i contenuti, sempre zeppi di buon umore e solo per voi lettori di controvoci.it che da due anni seguite le mie vigne.

Tante buone novelle rallegrano i nostri cuori. Il primo trapianto di volto, in Francia, a favore di una trentaseienne, grazie ad un donatore che purtroppo, oltre a perdere la vita, ha perso pure…la faccia. Molti si prenotano per ricevere in dono il volto del  premier (sperando anche nel trapianto del portafoglio), fa niente se ha subìto vari interventi di lifting, purché faccia (appunto) in fretta, nella speranza che non trapianti su di se una mortadella diventando simile a Prodi e restando così alla guida del governo altri 5 anni e passa, oppure saranno Casini post elettorali. A proposito, il bel Pier Ferdinando, cattolico legato ai valori cristiani, incluso il matrimonio (infatti, come Berlusconi, si è sposato due volte), è solidale con gli italiani stanchi delle illusioni e degli illusionisti in politica, candidandosi così alla guida del paese al posto del prestigiatore per antonomasia: il cavaliere.

Cossutta, politico con l’illusione che la sua parola valga qualcosa, invita a togliere la falce e il martello dal simbolo del suo partito e al posto metterci la felce e il mirtillo. Ha ragione l’Armando nel dire che il comunismo è superato, anacronistico. Peccato che i suoi compagni di partito (e non) non la pensino così e rimangano nostalgici della bandiera rossa, che per Bertinotti è rossonera.

A proposito di calcio. Un applauso a Tommasi, che dimostra di poter giocare in serie A anche con 1500 euro mensili mostrando l’altra faccia del pallone. Gli altri suoi colleghi calciatori si vergognino coi loro stipendi milionari (e con prestazioni del cavolo) che offendono migliaia di onesti lavoratori alle soglie del licenziamento

Concludo il mio articoletto parlando di altre facce, quelle che appaiono già sui calendari, tanto che potremmo chiamarli “culandari”. Ho ragione di ritenere che sono meglio codeste facce di quelle dei politici, anche perché nella vita un po’ di c… (fortuna) non guasta.

Gian Piero Leo

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