( chiudi la pagina )

Notizie

07 maggio 2009 - dalla Gazzetta del Mezzogiorno

  Condividi

 

VEGLIE UN’INCHIESTA PER CORRUZIONE FA SCATTARE IL SEQUESTRO DI DOCUMENTI E COMPUTER

I carabinieri bussano alle porte del sindaco Fai

 

Perquisizioni in municipio, a casa e dal suo commercialista L’indagine ruota attorno

Gli inquirenti potrebbero a un appalto per la pubblica essere interessati al bando illuminazione e parte di gara per l’affidamento dal Comune di Corsano del servizio in città



    Un’inchiesta per corruzione bussa alle porte del sindaco Fernando Fai. L’avvio delle indagini è stato annunciato da un decreto di perquisizione firmato dal sostituto procuratore Giovanni Gagliotta , eseguito ieri mattina dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Maglie.
    I militari sono stati in casa del sindaco Pd, formalmente indagato, nel suo ufficio in municipio e nello studio del suo commercialista. Al termine della perquisizione i militari hanno sequestrato documenti, computer e supporti informatici, come cd e pen drive.
    L’indagine è una «gemmazione» di un altro fascicolo già aperto dalla Procura sempre per corruzione. Si tratta dell’in - chiesta sull’appalto per la pubblica illuminiazione del comune di Corsano affidato alla «Alfano spa» di Arzano, nel Napoletano. La Procura sospetta che la società sarebbe riuscita a farsi cucire un bando su misura per assicurarsi l’appalto di sei milioni di euro. In cambio sarebbero state promesse delle tangenti. Nell’inchiesta sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti del responsabile dell’uf ficio tecnico del comune di Corsano Gian - franco Marino, di Cosimo Calcagnil e, di 55, procacciatore di affari per conto della «Alfano» e di Antonio Ciampi, procuratore nella società napoletana.
    Le indagini sull’appalto di Corsano sono quasi completate. La Procura, però, ha avviato un monitoraggio sui lavori che sono stati aggiudicati alla «Alfano» alla ricerca di altre situazioni poco chiare e di altri bandi cuciti su misura. Alcuni elementi, in verità, erano già emersi dalle intercettazioni telefoniche eseguite nel corso delle indagini e dallo screnning delle email inviate dagli indagati. Gli investigatori avevano eseguito una perquisizione anche negli uffici della Alfano alla ricerca di altra documentazione utile alle indagine.
    Nell’ambito del monitoraggio l’attenzione degli inquirenti si è soffermata anche a Veglie. E il materiale che è stato sequestrato ieri mattina dovrebbe contribuire a meglio delineare i contorni dell’inchiesta. All’attenzione degli inquirenti potrebbe essere finito il bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione degli impianti pubblica illuminazione del centro abitato, compresi i lavori di riordino, adeguamento e fornitura di energia elettrica. Importo dell’appalto: quatto milioni e 700mila euro.