L’esercizio della memoria servirebbe a non ripercorrere gli
stessi errori, ma se ne fa scarso uso.
Cinque anni fa dall’opposizione, Fernando Fai, dopo aver
manovrato insieme a quattro consiglieri di maggioranza
(Vittorio Albano, Gianni Maggiore, Maurizio Spagnolo e
Cosimo Mangia) per la caduta dell’amministrazione Carlà,
pretende a tutti i costi di fare il Sindaco.
Democratici di Sinistra, Comunisti Italiani e Rifondazione
Comunista non appoggiano la sua richiesta e Fai si sente
autorizzato a spaccare lo schieramento e dare vita ad una
squadra trasversale composta da Margherita, Socialisti ed
esponenti inizialmente dell’UDC, che volta per volta
assumono le sigle che riescono ad accaparrarsi.
La reazione a Fai dà origine a quattro liste, due delle
quali approdano in Consiglio Comunale: una di centrodestra,
capeggiata dal dott. Vanni Carlà, e una di centrosinistra
allargato, capeggiata dal prof. Antonio Greco.
I risultati dell’elezioni del 3 e 4 Aprile 2005 sono sotto
elencati.
"UNITI PER VEGLIE"
Voti 3.535
Fai
Maurizio Spagnolo 397
Giovanni Maggiore 279
Pompilio Rollo 259
Antonio Cascione 242
Marcello Vadacca 192
Mario Vittorio Albano 183
Raffaele Ruberti 172
Antonio Albano 171
Antonio De Bartolomeo 167
Stefania Capoccia 158
Cosimo Sapagnolo 145
Cosimo Mangia 139
Francesco D'elia 114
Antonio De Lucia 94
Maria Quarta 93
Pietro Calcagnile 89
Salvatore Antonucci 70
Luigi Mazzotta 55
Angelico Madaro 51
Loredana Lecciso 46
|
"PRIMA DI TUTTO I CITTADINI" Voti 2.895
Carlà
Claudio Paladini 305
Valerio Armonico 247
Salvatore Vetrano 242
Mario Aprile 176
Giovanni Milanese 166
Giovanni Carla' 165
Salvatore Frisenda 164
Carlo Calcagnile 150
Alessandro Alemanno 140
Sergio Miccoli 130
Daniela Patera 120
Cosimo Caldararo 103
Lorenzo Verdesca 102
Francesco Panzanaro 87
Lorenzo Catamo 71
Giuseppe Landolfo 66
Giovanni Tarantino 61
Giuseppe Calcagnile 46
Salvatora Verdesca 45
Donato Luigi Mariano 32
|
"CITTA' UNITA"
Voti 2.731
Greco
Alessandro Aprile 230
Fabrizio Stefanizzi 212
Giovanni Parente 211
Giovanni Ciullo 190
Cosimo Saponaro 183
Cosimo Vetrugno 171
Giuseppe Cutrino 164
Salvatore Politano121
Giovanni Cipolla 116
Giuseppe Toma 112
Galati Fabio 96
Francesco Rizzo 91
Massimo Costantini 90
Cosimo Patera 75
Franco Pisano' 53
Paola Cirillo 50
Maria Dell'anna 50
Osvaldo De Pascalis 50
Pietro De Paoli 49
Luigia Patrizia Perrone 40
|
Fai è eletto sindaco. Il paese cade nel caos. Nell’arco dei
cinque anni avviene di tutto: ricorso in giudizio per la
presenza femminile in giunta, fuga della consigliera
Capoccia dalla maggioranza, tentativo (ad opera
dell’assessore Cascione) di bloccare la realizzazione del
Ponte per il completamento della Circonvallazione,
rinegoziazione del debito pregresso attraverso gli swap,
prestito obbligazionario comunale (Boc), imposizione di
nuove tasse ai cittadini attraverso l’introduzione
dell’IRPEF comunale, salvataggio della maggioranza da parte
di un consigliere di minoranza, mancato allargamento della
Veglie-Torre Lapillo, “Questione Sansificio” (concessione
edilizia in sanatoria ad opera dell’accoppiata Cascione-Fai
), dimissioni dell’assessora Maria Calcagnile e poi a
seguire del consigliere Cosimo Spagnolo, dell’assessore
Pompilio Rollo e del Presidente del Consiglio Antonio De
Bartolomeo, ricorsi ai diversi Tribunali Amministrativi,
decine di incarichi legali (sempre allo stesso avvocato) con
impegni di spesa provvisoria e formazione di debiti fuori
bilancio; su tutto ciò la minaccia del dissesto
finanziario.
Ma ritorniamo alle vicende macropolitiche.
Nell’ottobre del 2007 Democratici di Sinistra e Margherita,
a livello nazionale, danno vita al Partito Democratico.
Il sindaco Fai e il Presidente del Consiglio De Bartolomeo,
esponenti della Margherita, aderiscono al Partito
Democratico e ne danno, a livello locale, il marchio.
L’adesione a Veglie dei Democratici di Sinistra all’interno
del Partito Democratico è ininfluente.
Dopo trentotto giorni dalla nascita del PD, Silvio
Berlusconi annuncia la costituzione del PDL. Anche a Veglie
gli esponenti di Alleanza Nazionale e Forza Italia danno
vita al PDL; attualmente ne sono responsabili Rosario Manca
e Valerio Armonico.
Ad oggi le collocazioni dei singoli candidati presenti alle
elezioni del 2005 sono saltate, ma rimangono intatti gli
schieramenti. Fai è stato allontanato dal PD e i quattro ex
consiglieri dell’attuale maggioranza (Stefania Capoccia,
Cosimo Spagnolo, Pompilio Rollo e Antonio De Bartolomeo)
sono all’opposizione, fuori dal Consiglio Comunale per le
note vicende; i primi due in cerca di riposizionamento, gli
altri due a pieno titolo nel centrosinistra.
La possibilità di superare l’anomalia vegliese e ritornare
ad una sana competizione, ricomponendo le famiglie politiche
di appartenenza, non viene presa in considerazione. Non la
prevede il decalogo redatto dal prof. Greco, che così
recita: “libertà
di scegliere
i compagni di viaggio … di non appartenere a nessuno,
perché le appartenenze non …. interessano”.
Si tenta, pertanto, di dare vita ad una coalizione
trasversale da opporre all’attuale maggioranza; ma il
tentativo non va in porto.
La lacerazione ufficiale avviene perché non si è d’accordo
se bisogna partire prima dalla formazione della squadra o
dall’identificazione del candidato sindaco.
Così quattro mesi di trattative nel tentativo di unire
l’opposizione naufragano ufficialmente, perché non si riesce
a scegliere tra l’uovo e il pollaio.
In realtà le condizioni poste da tutti nei riguardi di
tutti, in funzione delle diversità di vedute su chi deve
essere il candidato sindaco, bloccano il dialogo.
Di fatto i risultati delle elezioni Provinciali hanno
esasperato gli animi: si vogliono conservare le alleanze
costruite durante la consultazione, che altri vogliono far
saltare. Qualcuno vuole la ricandidatura degli ex
consiglieri di opposizione uscenti (sette + due + due),
forse per garantirsene la guida. L’incendio divampa appena
si accenna alla candidatura alla carica di Sindaco, nessuno
ufficialmente lo vuole fare, ma sono in molti a credere che
quel qualcuno vorrebbe essere reclamato ed acclamato dal
popolo sovrano.
Viene proposto ai due ex Greco e Carlà di trovare un accordo
su un candidato sindaco, la coalizione avrebbe accolto la
loro scelta. Greco non ci sta e Carlà si adegua.
Pertanto, lo stato dei lavori ad oggi, indipendentemente da
quello che sostengono gli interessati, è il seguente:
"UNITI PER VEGLIE"
FAI/Nicolaci
Maurizio Spagnolo
Giovanni Maggiore
Antonio Cascione
Marcello Vadacca
M. Vittorio Albano
Raffaele Ruberti
Antonio Albano
Cosimo Mangia
Francesco D'elia
|
"PRIMA DI TUTTO
I CITTADINI"
Carlà
Pompilio Rollo
Salvatore Vetrano
Mario Aprile
Giovanni Carla'
Carlo Calcagnile
Salvatore Frisenda
|
"CITTA' UNITA"
Greco
Alessandro Aprile
Valerio Armonico
Stefania Capoccia
Cosimo Spagnolo
Fabrizio Stefanizzi
Cosimo Vetrugno
|
Non schierati
Claudio Paladini
Giovanni Parente
Giovanni Ciullo
Antonio DeBartolomeo
Giuseppe Cutrino
|
Se questo scenario, pur di parte, (chi scrive ha una chiara
appartenenza da sempre), è per grandi linee verosimile, una
delle tre liste sarà maggioranza e le altre due saranno
opposizione.
Allora, Carlà e Greco continueranno a fare opposizione
all’attuale maggioranza, o sarà l’attuale maggioranza
insieme a Greco a fare opposizione a Carlà? Un’eventuale
vittoria di Greco vedrebbe l’attuale maggioranza alleata
con Carlà contro Greco?
Sarebbe bello, ovviamente, essere smentiti dagli
interessati. Abbiamo timore di credere, però, che i più non
ritengano opportuno informare, delle loro azioni politiche,
la pubblica opinione. Attenderemo i fatti e vi terremo
aggiornati sugli ulteriori sviluppi della situazione.
p.s.
Ci scusiamo con tutti coloro che, aspirando legittimamente a
fare il candidato sindaco, non sono stati menzionati.
Giovanni Caputo
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