Erano le ore 18:43 di ieri sera quando i cinque candidati
prendevano posto. Da sinistra, sulle poltroncine, si siedono
i candidati: Paladini, Aprile, Landolfo, Nicolaci, Spagnolo.
Gli organizzatori, all'uscita, dichiarano: “Siamo stati gli
unici ad essere riusciti a averli tutti e cinque” cosa
apprezzata molto dalla cittadinanza, accorsa numerosa.
Le domande, che hanno spaziato dall'etica all'economia, non
hanno però raccolto molto successo tra i candidati che
spesso cercavano, a volte riuscendoci, di uscire dai
paletti.
Ma che cos'è la politica secondo chi aspira a governare uno
dei comuni più importanti e più indebitati del Salento?
Risposta comune: venire incontro alla gente e occuparsi
della gestione del territorio. Questo in un clima molto
pacifico, infatti, hanno tutti cercato di non innescare uno
scontro diretto con gli avversari. Solo qualche battibecco a
distanza, dato che si rispondeva a turni, e qualche accusa
lanciata da Landolfo. Accuse iniziate già nella seconda
domanda, dove i candidati dovevano rispondere a come sia
stato possibile arrivare a 5 liste. Il candidato Aprile
afferma: “Avere molti giovani è sì un aspetto positivo ma li
porterà al macello, in quanto non hanno fatto la gavetta nei
partiti ormai scomparsi”. Landolfo non ci sta: “Se i giovani
non scendono in politica è colpa vostra, da più anni vi
riproponete nonostante i continui fallimenti!”,
quest'intervento riscuote molti applausi da parte del
pubblico presente. Anche se indirettamente Nicolaci fa eco a
Aprile e rispettando tutti i 104 candidati, crede che
comunque i giovani debbano tornare nei partiti per essere
preparati. Spagnolo più diretto accusa il personalismo dei
politici locali ad aver portato alle cinque liste. Infine,
Paladini difende la classe giovanile indicandola come “la
forza del futuro” ed affermando
che i giovani possono benissimo entrare in politica , perché
non esiste una università per questo ed è sul campo che si
fa esperienza.
Nella terza domanda, forse tra le più giornalisticamente
cattive, si chiede se in giunta siederanno i candidati con
più voti o quelli con più competenze. In sintesi è prevalsa
la teoria dei voti; con Landolfo (che parla di accordi
politici da rispettare), Nicolaci e Paladini (che chiude le
porte alle intese allargate). Più aperti Spagnolo e Aprile.
Il primo che, vantando l'assenza dell'indennità di carica,
addirittura aprirebbe la giunta anche alle forze avverse,
causa la dispersione dei voti che si creerà con le 5 liste.
Poi Aprile che chiuderà le porte agli assessori esterni e
farà un mix tra voti e competenze.
E' passata un’ ora e siamo alla 4^ domanda che ha portato
Landolfo a ricevere nuovamente gli applausi della
platea:“nelle vostre liste dov'è il cambiamento che tanto
decantate nei programmi?”. Si comincia con Nicolaci che
individua il cambiamento nella nuova avventura politica e
nella trasparenza. Spagnolo e Paladini, più romantici,
affermano: il primo: “Far tornare nella gente la speranza
che si possa sognare un futuro diverso per la comunità”, il
secondo: “Vogliamo risvegliare la coscienza. Chi governa
dovrà dare se stesso alla comunità”. Infine Aprile, che vede
il cambiamento nell'efficienza e nella trasparenza. Landolfo
lancia un secondo attacco al biologo locale: “Cambiamento?
Chi ha fatto cadere l'amministrazione Carlà?”.
Siamo a metà della Tribuna Politica, quando anche le
moderatrici dell'evento strappano un applauso alla platea
che apprezza la 5^ domanda. Argomento: dov'è la tutela
ambientale se tutto il paese è invaso da volanti? Quei soldi
non potevate spenderli in opere solidali?. Risposta secca da
Spagnolo: “I miei non l'hanno fatto, unica eccezione per i
manifesti del candidato sindaco”, segue Paladini con un mea
culpa per i volantini ma non accetta in alcun modo
l'accostamento tra volantini e povertà, in quanto lui
conosce la situazione della cittadinanza e poi la politica
si è sempre fatta così. Aprile, più diplomatico, dà colpa a
tutti gli schieramenti e Landolfo difende la necessità del
volantinaggio. Infine Nicolaci, che accusa la demagogia
della domanda e si sente più preoccupato dal clima di
tensione che si è venuto a creare negli ultimi giorni.
Sesta domanda sui punti di forza della propria lista e
quelli deboli delle liste altrui. Nessuno risponde per gli
altri. Si parte da Paladini che parla della sua efficienza e
solidarietà, passando ad Aprile che punta sulla
partecipazione dei cittadini promuovendo una campagna di 3-4
mesi d'ascolto, arrivando a Landolfo che mette al primo
posto la tutela della persone “maltrattate a Veglie”,
portando all'attenzione dei presenti il problema della
scelta degli scrutatori, annunciando di ricorrere alle vie
legali. Nicolaci punta all'efficienza e alla trasparenza e
infine, Spagnolo, che con i tagli alle spese annuncia il
microcredito a tasso zero e commissioni di inchiesta sugli
errori della passata amministrazione, come il sansificio, il
fotovoltaico e il debito.
Siamo alle 20:29. Cosa farete per i giovani nei primi 100
giorni? Aprile li vuole ascoltare, Landolfo creare
cooperative giovanili comunali, Nicolaci aiutarli nella
ricerca del lavoro, Spagnolo ripete la proposta del
microcredito e Paladini non si esprime, in quanto prima
vuole avere tutte le informazioni inerenti alla situazione
economica comunale.
Ultima domanda: Come risanerete il debito pubblico? Landolfo
propone un mutuo a tasso agevolato e l'assunzione di nuovi
vigili urbani, Nicolaci punta sulla miglior gestione delle
risorse con una sola sede comunale. Per gli applausi, è il
turno di Spagnolo. Quest'ultimo, infatti, lancia un duro
attacco a Nicolaci, che nel suo intervento parla di cifre
relative ai debiti comunali e non, e un altro a Landolfo, il
quale, più che un attacco, si becca una ramanzina. Dice
Spagnolo rivolto a Landolfo: “Prima di parlare bisogna
conoscere le regole del gioco, non siamo noi a scegliere il
tasso del mutuo e poi dobbiamo diminuire le spese: quanto ci
costerebbero nuovi vigili urbani?”. Paladini propone tagli
alle spese, dal direttore generale alla diminuzione degli
assessori. Infine, Aprile, che punta alla lotta all'evasione
fiscale, e al riciclaggio dei rifiuti per diminuire i costi della TARSU
e aumentare la tassa comunale per il fotovoltaico comunale.
E siamo arrivati alla fine, sono le 20:53 quando i cinque
lanciano i loro appelli finali alla cittadinanza, appelli
che non starò qui a scrivervi (potete visionare il video
della serata).
I candidati in questi giorni avranno altri modi per farsi
sentire e poter parlare con la gente. Dopo i saluti, le
strette di mano e le foto di rito i cinque lasciano la sala
stringendo le mani di un pò tutti i presenti, conosciuti e
non.
In una campagna elettorale piena di rancori e vendette
trasversali la nostra cittadina si avvia al voto, che si
terrà Domenica e Lunedì. Cinque liste, centoquattro
candidati per diecimila votanti.
Chiudo citando un italiano che si è fatto valere nel mondo:
“Il demagogo parla per compiacere i suoi ascoltatori e li
tiene in pugno accarezzando le loro brame” (Maurizio Viroli
Professore di Teoria Politica all’Università di Princeton).
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