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25 marzo 2010 - di Marco Palma

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IL DIBATTITO TRA I CINQUE CANDIDATI SINDACI?

Ecco in sintesi qualche risposta

 


Erano le ore 18:43 di ieri sera quando i cinque candidati prendevano posto. Da sinistra, sulle poltroncine, si siedono i candidati: Paladini, Aprile, Landolfo, Nicolaci, Spagnolo. Gli organizzatori, all'uscita, dichiarano: “Siamo stati gli unici ad essere riusciti a averli tutti e cinque” cosa apprezzata molto dalla cittadinanza, accorsa numerosa.
Le domande, che hanno spaziato dall'etica all'economia, non hanno però raccolto molto successo tra i candidati che spesso cercavano, a volte riuscendoci, di uscire dai paletti.

Ma che cos'è la politica secondo chi aspira a governare uno dei comuni più importanti e più indebitati del Salento? Risposta comune: venire incontro alla gente e occuparsi della gestione del territorio. Questo in un clima molto pacifico, infatti, hanno tutti cercato di non innescare uno scontro diretto con gli avversari. Solo qualche battibecco a distanza, dato che si rispondeva a turni, e qualche accusa lanciata da Landolfo. Accuse iniziate già nella seconda domanda, dove i candidati dovevano rispondere a come sia stato possibile arrivare a 5 liste. Il candidato Aprile afferma: “Avere molti giovani è sì un aspetto positivo ma li porterà al macello, in quanto non hanno fatto la gavetta nei partiti ormai scomparsi”. Landolfo non ci sta: “Se i giovani non scendono in politica è colpa vostra, da più anni vi riproponete nonostante i continui fallimenti!”, quest'intervento riscuote molti applausi da parte del pubblico presente. Anche se indirettamente Nicolaci fa eco a Aprile e rispettando tutti i 104 candidati, crede che comunque i giovani debbano tornare nei partiti per essere preparati. Spagnolo più diretto accusa il personalismo dei politici locali ad aver portato alle cinque liste. Infine, Paladini difende la classe giovanile indicandola come “la forza del futuro” ed affermando che i giovani possono benissimo entrare in politica , perché non esiste una università per questo ed è sul campo che si fa esperienza.
Nella terza domanda, forse tra le più giornalisticamente cattive, si chiede se in giunta siederanno i candidati con più voti o quelli con più competenze. In sintesi è prevalsa la teoria dei voti; con Landolfo (che parla di accordi politici da rispettare), Nicolaci e Paladini (che chiude le porte alle intese allargate). Più aperti Spagnolo e Aprile. Il primo che, vantando l'assenza dell'indennità di carica, addirittura aprirebbe la giunta anche alle forze avverse, causa la dispersione dei voti che si creerà con le 5 liste. Poi Aprile che chiuderà le porte agli assessori esterni e farà un mix tra voti e competenze.
E' passata un’ ora e siamo alla 4^ domanda che ha portato Landolfo a ricevere nuovamente gli applausi della platea:“nelle vostre liste dov'è il cambiamento che tanto decantate nei programmi?”. Si comincia con Nicolaci che individua il cambiamento nella nuova avventura politica e nella trasparenza. Spagnolo e Paladini, più romantici, affermano: il primo: “Far tornare nella gente la speranza che si possa sognare un futuro diverso per la comunità”, il secondo: “Vogliamo risvegliare la coscienza. Chi governa dovrà dare se stesso alla comunità”. Infine Aprile, che vede il cambiamento nell'efficienza e nella trasparenza. Landolfo lancia un secondo attacco al biologo locale: “Cambiamento? Chi ha fatto cadere l'amministrazione Carlà?”.
Siamo a metà della Tribuna Politica, quando anche le moderatrici dell'evento strappano un applauso alla platea che apprezza la 5^ domanda. Argomento: dov'è la tutela ambientale se tutto il paese è invaso da volanti? Quei soldi non potevate spenderli in opere solidali?. Risposta secca da Spagnolo: “I miei non l'hanno fatto, unica eccezione per i manifesti del candidato sindaco”, segue Paladini con un mea culpa per i volantini ma non accetta in alcun modo l'accostamento tra volantini e povertà, in quanto lui conosce la situazione della cittadinanza e poi la politica si è sempre fatta così. Aprile, più diplomatico, dà colpa a tutti gli schieramenti e Landolfo difende la necessità del volantinaggio. Infine Nicolaci, che accusa la demagogia della domanda e si sente più preoccupato dal clima di tensione che si è venuto a creare negli ultimi giorni.
Sesta domanda sui punti di forza della propria lista e quelli deboli delle liste altrui. Nessuno risponde per gli altri. Si parte da Paladini che parla della sua efficienza e solidarietà, passando ad Aprile che punta sulla partecipazione dei cittadini promuovendo una campagna di 3-4 mesi d'ascolto, arrivando a Landolfo che mette al primo posto la tutela della persone “maltrattate a Veglie”, portando all'attenzione dei presenti il problema della scelta degli scrutatori, annunciando di ricorrere alle vie legali. Nicolaci punta all'efficienza e alla trasparenza e infine, Spagnolo, che con i tagli alle spese annuncia il microcredito a tasso zero e commissioni di inchiesta sugli errori della passata amministrazione, come il sansificio, il fotovoltaico e il debito.
Siamo alle 20:29. Cosa farete per i giovani nei primi 100 giorni? Aprile li vuole ascoltare, Landolfo creare cooperative giovanili comunali, Nicolaci aiutarli nella ricerca del lavoro, Spagnolo ripete la proposta del microcredito e Paladini non si esprime, in quanto prima vuole avere tutte le informazioni inerenti alla situazione economica comunale.
Ultima domanda: Come risanerete il debito pubblico? Landolfo propone un mutuo a tasso agevolato e l'assunzione di nuovi vigili urbani, Nicolaci punta sulla miglior gestione delle risorse con una sola sede comunale. Per gli applausi, è il turno di Spagnolo. Quest'ultimo, infatti, lancia un duro attacco a Nicolaci, che nel suo intervento parla di cifre relative ai debiti comunali e non, e un altro a Landolfo, il quale, più che un attacco, si becca una ramanzina. Dice Spagnolo rivolto a Landolfo: “Prima di parlare bisogna conoscere le regole del gioco, non siamo noi a scegliere il tasso del mutuo e poi dobbiamo diminuire le spese: quanto ci costerebbero nuovi vigili urbani?”. Paladini propone tagli alle spese, dal direttore generale alla diminuzione degli assessori. Infine, Aprile, che punta alla lotta all'evasione fiscale, e al riciclaggio dei rifiuti per diminuire i costi della TARSU e aumentare la tassa comunale per il fotovoltaico comunale.

E siamo arrivati alla fine, sono le 20:53 quando i cinque lanciano i loro appelli finali alla cittadinanza, appelli che non starò qui a scrivervi (potete visionare il video della serata).
I candidati in questi giorni avranno altri modi per farsi sentire e poter parlare con la gente. Dopo i saluti, le strette di mano e le foto di rito i cinque lasciano la sala stringendo le mani di un pò tutti i presenti, conosciuti e non.

In una campagna elettorale piena di rancori e vendette trasversali la nostra cittadina si avvia al voto, che si terrà Domenica e Lunedì. Cinque liste, centoquattro candidati per diecimila votanti.

Chiudo citando un italiano che si è fatto valere nel mondo: “Il demagogo parla per compiacere i suoi ascoltatori e li tiene in pugno accarezzando le loro brame” (Maurizio Viroli Professore di Teoria Politica all’Università di Princeton).