"Ci
impegniamo a portare un destino eterno nel tempo, a sentirci
responsabili di tutto e di tutti, ad avviarci, sia pure
attraverso un lungo errare, verso l’amore.” Ci
presentiamo alla nostra città, ai nostri concittadini, ai
candidati alle prossime elezioni amministrative prendendo in
prestito alcune parole di don Primo Mazzolari. Anche noi
vogliamo essere, per il nostro paese, responsabili ed
impegnati per il bene comune.
Viviamo un momento di storia attuale fortemente
caratterizzato dall’incertezza sul futuro, a causa della
sempre costante e preoccupante mancanza di occupazione e
sviluppo. A fianco di tale problematica si colloca
un’emergenza educativa di cui si discute fin troppo ma che
non trova, nelle varie agenzie educative, nessuna risposta
concreta e attualizzabile.
Si è sempre più prede dell’individualismo, in una società
che insegna lo star bene solo con se stessi e per se stessi
e tutto questo non può che rendere sempre meno vivibili le
nostre comunità cittadine.
Il Settore Giovani di Azione Cattolica delle tre comunità
parrocchiali di Veglie si impegna gratuitamente e
quotidianamente a superare l’individualismo a favore del
gruppo, inteso non come branco, ma come luogo essenziale di
crescita personale nella fede e nella vita attraverso il
confronto e la riflessione con gli altri.
Siamo un gruppo di giovani e di amici. Abbiamo età,
caratteri, modi di pensare, istruzione, ideologie politiche
ed esperienze di vita differenti, ma non per questo sentiamo
difficoltà nel rapportarci tra noi.
La realtà di condivisione e di dialogo che abbiamo con
fatica costruito in questi due anni, cercando una costanza
nell’incontro e nella riflessione, ci ha dato la possibilità
di aprire nel corso del nostro cammino uno sguardo a quella
che è la realtà del nostro paese e non soltanto sotto il
profilo giovanile. Ci accorgiamo con rammarico di come molto
spesso i nostri coetanei, e con loro anche noi, finiamo per
dare ragione agli stereotipi che ci vengono affibbiati e che
ci vogliono poco credibili e, a volte, anche lontani da ogni
etica e seria progettualità. Siamo convinti che l’unico
antidoto a questa malattia che ci omologa e ci rende a volte
qualunquisti sia un impegno convinto per il bene comune e a
vantaggio del proprio territorio. Ed in tutto questo, siamo
consapevoli che la parrocchia e le diverse associazioni e
movimenti non possono e non devono essere lasciati soli.
La nostra città si appresta a vivere una fase elettorale
importante, in cui molti giovani saranno chiamati a mettere
in atto uno dei diritti fondamentali grazie a cui si esprime
la dignità della persona umana: l’esercizio libero del
proprio voto. Un esercizio al quale saranno chiamati anche
tanti giovani appena maggiorenni che si avvicineranno alle
urne fiduciosi e con lo sguardo proiettato al futuro.
A Veglie i giovani elettori sotto i 30 anni rappresentano
un’ingente percentuale. Proprio per questo ogni realtà
politica dovrebbe valutare e ponderare attentamente il
contributo della generazione più giovane. La politica,
infatti, ha bisogno dei giovani, le cui attese e speranze
possono richiamare chi fa politica alla correttezza,
all’onestà, alla difesa e alla promozione del futuro.
È questa la motivazione che ci ha spinto a presentare questo
manifesto al paese. Per ricordare a tutti i cittadini,
giovani e meno giovani, l’importanza del proprio voto e per
far presente a tutti i candidati che i giovani esistono e
sono vivi, e non rappresentano solo una parola tanto abusata
in tempi di campagna elettorale.
Ci piace pensare ai giovani come cittadini dotati di spirito
critico e competenza, di valori e ideali che sono in grado
di mettere in campo e con i quali costruire, laddove
richiesto, uno spazio di vita sociale e culturale. Non
vogliamo essere considerati alla stregua di soggetti deboli
che necessitano di essere lusingati e custoditi in solide
campane di vetro: ci piace essere protagonisti del nostro
futuro e spenderci per realizzarlo. Non prediligiamo nemmeno
l’immagine del giovane che svende i propri ideali e le
proprie idee, o forse non perde tempo a formarseli, perché è
più comodo rispondere ad una logica commerciale in cui tutto
è merce e può essere acquistato. A noi piace pensare ed
essere critici e soprattutto in questo momento di forte
disgregazione politica in cui il nostro paese sta cercando
di dare una fisionomia al suo futuro, noi non abbiamo
bisogno di essere vezzeggiati né di diventare strumento di
propaganda politica. Siamo parte attiva di questo
processo, sappiamo pensare con la nostra mente e decidere
cosa e chi scegliere per il nostro bene senza che specchi
per le allodole attirino la nostra attenzione.
Manifestare la propria idea non significa sostituirsi agli
attuali candidati, con il rischio di generare nuovi
programmi politici e diventare la sesta forza in campo;
manifestare la propria idea significa semplicemente voler
essere quella pulce nell’orecchio del futuro amministratore
che consiglia e mette in luce delle questioni che ritiene
prioritarie.
Veglie ha bisogno di spazi condivisi, luoghi in cui i
giovani possano incontrarsi, conoscersi, studiare, scambiare
opinioni. Oggi questo luogo è rappresentato da un
parcheggio, una panchina, una piazzetta e solo quando va
bene da un locale parrocchiale o la sede di un’associazione.
Cosa dà Veglie ai suoi giovani? E cosa danno i giovani a
Veglie?
Sicuramente grande merito va dato alle associazioni e
movimenti che in questi anni hanno creato e gestito eventi e
contenitori di qualità per le giovani generazioni. Ma non
basta.
È indispensabile ascoltare i giovani, le loro proposte,
le loro idee. A tal proposito diventa utile
l’istituzione di un forum permanente dei giovani che
collabori in maniera diretta con l’amministrazione comunale,
formato e presieduto da giovani di età ed esperienze
differenti; la creazione di un portale web che raggruppi
insieme servizi quali l’informa giovani, le notizie relative
ad iniziative ed attività; una rete delle associazioni che
operano sul territorio comunale con i giovani, etc.
Serve riqualificare gli spazi (Biblioteca, Piazza Ferrari,
Piazza della Costituzione, Convento dei francescani, ex
mercato coperto) dando loro una funzionalità effettiva ed
attiva perché possano essere realmente al servizio delle
persone e dei gruppi. Riqualificare gli spazi significa
anche orientarsi verso uno sviluppo sostenibile della città
attraverso una serie di misure volte al rispetto
dell’ambiente e del territorio circostanti: si tratta di
garantire una maggiore efficienza nel servizio della
raccolta differenziata, di educare i cittadini al rispetto
del creato, di favorire quelle esperienze volte alla tutela
ambientale.
Ci auguriamo, infine, che i programmi, gli intenti e le
azioni di tutti i candidati siano votati alla legalità.
Perché Veglie ha un estremo bisogno di legalità. E perché
ciò avvenga è necessario che siano gli amministratori a fare
da esempio verso la cittadinanza: i giovani di Veglie devono
poter crescere in un ambiente in cui il diritto sia
rispettato e non assoggettato a richieste personali.
Il passo verso il pieno esercizio della legalità va compiuto
con convinzione e determinazione. Solo instillando quel
senso civico che è alla base di una società sana, è
possibile estirpare le piaghe sociali che da tempo rovinano
l’immagine del nostro paese: abusivismo, piccola
criminalità, bullismo, vandalismo, evasione fiscale,
tossicodipendenza e alcolismo. E in questo vogliamo
ricomprendere anche il ritorno a una sana meritocrazia con
la definitiva scomparsa del clientelismo, perchè bisogna
insegnare ai propri figli ad essere onesti, non furbi.
Ci auguriamo che il prossimo 30 marzo non vinca il
migliore, ma chi vuole costruire una Veglie migliore.
Noi ci dichiariamo pronti a lavorare insieme alla futura
amministrazione per costruire il bene comune, sperando che
tale disponibilità venga apprezzata ed accolta, mettendo da
parte logiche individualistiche e di partito.
Buone elezioni,
il gruppo giovani di Azione Cattolica di Veglie
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