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Le interviste

06 maggio 2010 - la Redazione

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Intervista al Consigliere dott. Gisueppe Landolfo

(realizzata da Mauro Mea e Marco Palma il 27 aprile 2010)

 

Ci parli di come è iniziata la sua attività politica.
A 16 anni ho fatto la tessera di Forza Italia, a 18 sono entrato nella direzione provinciale del PDL e a 22 mi sono candidato al congresso provinciale dei liberali del PDL. Da lì è iniziato tutto il mio percorso politico, stando a stretto contatto con due esponenti nazionali del PDL. Nel 2005 mi sono candidato con la lista di Giovanni Carlà. Poi ho creato il Comitato Cittadini del PDL a Veglie, formando un direttivo di giovani, uomini e donne, che per la prima volta si interessavano alla politica, per tentare di scardinare tutti i vecchi sistemi e le vecchie nomenclature del nostro paese. Da lì è nata, poi, l'idea di fare la lista per le nostre comunali “Veglie Nuova”, che è stata la sintesi del lavoro di questi anni.
Per la politica nutro una forte passione, mi sono sempre impegnato molto in campo sociale, sin da quando avevo 18 anni. Ho sempre svolto attività culturali: ho un associazione musicale con la quale facciamo tante attività.

Ha detto di aver formato il comitato PDL Veglie. Da quello che ci risulta ce n'è un altro su Veglie. Quindi ne abbiamo due?
No, non è che ce ne sono due. Praticamente siamo nella fase transitoria e attualmente, ancora, i coordinatori cittadini non sono stati nominati. Quindi nessuno può dire “io sono il coordinatore cittadino” del PDL di Veglie, Leverano, P.to Cesareo. Quindi noi come gruppo di iscritti abbiamo ritenuto di incontrarci a Veglie e fare un semplice comitato.

Un commento sui risultati delle amministrative appena passate.
Diciamo che il risultato noi lo sapevamo già, io dicevo ai miei amici: “Se riusciamo a prendere 600 voti, sarà già un grande risultato!”. Ne abbiamo presi 800, quindi credo sia stato proprio un grande risultato, un risultato che rimarrà nel ricordo di tutti.

Che tipo di opposizione realizzerete? Forse è ancora presto, però il vostro fine qual è?
Ne ho parlato con gli altri capi gruppo della minoranza. Diciamo che con Spagnolo e Nicolaci ci siamo capiti subito dall'inizio. Qualche problema l'abbiamo avuto con il dott. Claudio Paladini, che ha voluto seguire una linea diversa dalle nostre dichiarazioni di voto e dalle piccole contestazioni fatte in questi giorni. L'opposizione nostra sarà sicuramente un opposizione costruttiva, infatti abbiamo cercato di dare messaggi anche alla maggioranza, per far capire che noi non vogliamo fare come si è fatto in questi anni, cioè solo ostruzionismo, ma collaborare, perché credo che ognuno di noi possa dare qualcosa di buono al nostro paese. Soltanto che, guardando allo scorso consiglio comunale, durante il quale si è nominato il revisore unico dei conti (una figura importantissima per il nostro comune e nella conferenza dei capi gruppo non si parla di questo argomento), la maggioranza, addirittura, ha riaperto un bando per far iscrivere una persona che sarebbe stata poi eletta (persona che stimo dal punto di vista professionale e con cui ho molta amicizia), con il chiaro intento di far entrare un candidato della propria lista rimasto scontento. Ma voi pensate se Greco fosse stato all'opposizione e noi avessimo fatto una cosa del genere… lui avrebbe gridato al disastro, avrebbe fatto manifesti. Eppure ha dimostrato che, quando è in maggioranza, anche lui fa le stesse cose fatte in questi anni dall'amministrazione Fai. Ormai si stanno spartendo tutto. Nicolaci ha detto: “Non sarebbe stato per voi un atto signorile dare la presidenza del consiglio all'opposizione?”.

Bhè, siamo ancora all'inizio…
Si, all'inizio, quindi si parte male! La cosa più giusta sarebbe stata: convocare la conferenza dei capigruppo, far venire l'assessore del ramo (Greco) e dire: “Guardate noi abbiamo intenzione di nominare questa persona, voi che ne pensate?” Noi, forse, avremmo detto anche sì. Non capisco perché si sia dovuto utilizzare questo sotterfugio, che poi non è servito a nulla.

Se fosse stato lei sindaco e si fosse trovato nella stessa situazione, non avrebbe nominato anche lei una persona di fiducia?
Io non avrei nominato una persona che appena quindici giorni prima era candidata in una mia lista. Avrei quanto meno cercato di essere un pò più signorile e poi credo che il ruolo di revisore dei conti sia talmente importante che, se le amministrazioni capissero, dovrebbero assegnarlo addirittura alle minoranze, perché le minoranze hanno il ruolo di sorvegliare l’operato delle amministrazioni, che è quello che dovrebbe fare il Revisore dei Conti. Sono contrario alla legge sul Revisore Unico, perché credo che bisognerebbe avere, com'era prima, un Collegio dei Revisori, in cui due membri venivano scelti dalla maggioranza e uno, quasi sempre, dalla minoranza. Proprio perché è giusto avere una componente di minoranza in quest'organo così funzionale alla struttura del comune.

Ha vinto una lista che ha degli esponenti che fino a qualche anno fa erano in opposte fazioni. Secondo lei, il sindaco riuscirà a tenere amalgamato il gruppo? Cosa succederà?
Se ci riflettete, tutti gli esponente sono del centro sinistra, eccetto una persona. Greco credo sia un esponente di sinistra, Aprile è un esponente di sinistra, Pompilio Rollo è del PD , Roberto Carlà è del PD, l'unico esponente fuori da questa logica di sinistra è Valerio Armonico. Hanno costituito il gruppo del PD, in cui si identificano Cutrino, Rollo, Carlà. Se ci riflettete, tutto il PDL è all'opposizione: Nicolaci del PDL, io del PDL, Maurizio Spagnolo della Puglia Prima di Tutto, Paladini ha sempre militato in AN, non ha la tessera del PDL, ma comunque è sempre un esponente del centro destra. L'amministrazione dovrebbe dire “Io sono di centro sinistra”, perché, l'unico esponente fuori da questa logica, è Armonico. Poi c'è l'UDC di Vetrugno, e comunque l'UDC non sta né a destra né a sinistra, quindi va bene quella logica (ride!). Greco e Carlà si son presi tutte le deleghe possibili e immaginabili, cioè: loro due hanno in mano la gestione del comune. Non hanno riservato ad Aprile neanche un settore, poverino sta là, attualmente non ha poteri.

Nell'ultimo consiglio comunale a Controvoci è stata rifiutata la trasmissione in diretta. Il dottore Paladini ha motivato la sua opposizione. Cosa ne pensa lei di quest'iniziativa?
Sono favorevole alla ripresa, credo che sia uno strumento in più offerto alla cittadinanza. Si fa molta attenzione a quelli che lavorano, che non possono spostarsi, che sono ammalati; alle persone che stanno fuori e che non possono essere presenti in sala. E' un piccolo segnale che viene dato a quelle persone che vogliono interessarsi della nostra cittadina.

Quanto è difficile entrare in politica qui a Veglie?
Non credo sia molto difficile. Se uno ci crede. Noi ci siamo impegnati in prima persona tra la gente, a fare manifestazioni culturali, a pubblicare il nostro giornale “La voce di Veglie”. Non credo sia difficile, basta che uno ci creda. Però occorre anche candidarsi, proporsi.

Perché vediamo sempre le stesse persone?
Vediamo sempre le stesse persone, perché, sostanzialmente, non c'è nessun altro che si fa avanti. Le persone che dovrebbero farsi avanti credo non abbiano voglia a Veglie. I professionisti se ne stanno a casa e i medici, esclusi questi che si candidato da trent'anni, non hanno voglia di esporsi e nemmeno gli avvocati. Quindi, è per questo che poi la compagine politica rimane sempre quella. Forse la gente non ha interesse. Candidarsi non è una cosa da tutti: c'è gente che ha paura, c'è gente che non è interessata, gente che non ha intenzione di misurarsi, che non ha voglia. Però in questo consiglio comunale ci sono tanti giovani.
 


 

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