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Le interviste

05 maggio 2010 - la Redazione

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Intervista al Sindaco del Comune di Veglie dott. Alessandro Aprile

(realizzata da Mauro Mea e Marco Palma il 30 aprile 2010)

 

Ci racconti come è iniziata la sua carriera politica, quale è stata la strada che ha percorso e i motivi che l’hanno spinta ad intraprenderla.

La mia carriera politica è iniziata nel 1993, quando ho ricoperto la carica di vice sindaco con incarico ai servizi sociali. Sindaco allora era il Prof. Greco. Provengo dal mondo cattolico dall’Azione Cattolica e non dai partiti politici.; questa carica è durata fino al 1997. Dal 1997 al 1999 sono stato consigliere comunale di maggioranza. Dal 1999 al 2009 ho ricoperto la carica di consigliere di opposizione.
La mia recente candidatura a Sindaco è stata proposta da un folto gruppo di consiglieri di opposizione dimissionari, che hanno offerto alla cittadinanza la possibilità di scegliere una lista competente e affidabile. Avere ottenuto un’ampia convergenza dell’elettorato, con il 42% dei consensi, ci incoraggia ancora di più a lavorare bene e a non disattendere le aspettative della popolazione.
La motivazione che mi ha spinto a scendere in campo è stata quella di trasferire in politica i valori acquisiti con l’esperienza maturata in Azione Cattolica.
 

Avere unito due schieramenti con Carlà e Greco che in passato si sono osteggiati non comporta il pericolo che l’unione si sfaldi? Assessorati importanti sono stati assegnati a Carlà e Greco, riuscirà a tenerli uniti?

E’ un falso problema in quanto le due squadre in questi cinque anni hanno fatto opposizione insieme ed hanno avuto la possibilità di conoscersi ed apprezzarsi. A Roberto Carlà e ad Antonio Greco sono stati dati degli incarichi importanti, per utilizzare al massimo le loro competenze, a beneficio dell’intera collettività; l’impegno che da subito stanno mettendo (gli assessori sono stati nominati appena 15 giorni fa) dimostrano che la scelta che ho fatto è stata quella giusta. Tutta la giunta sta lavorando con forte impegno; a me Sindaco spetta anche il compito di coordinare il lavoro di tutti e di verificare con puntualità che gli obiettivi programmatici vengano raggiunti in tempi ragionevoli.
 

Sbaglia chi dice che in realtà il sindaco non è lei, bensì Carlà e Greco?

Non sono schiavo di nessuno. Il sindaco, però, non è un despota, ha specifiche funzioni che la legge gli conferisce, a cui non può sottrarsi, e responsabilità che sono esclusivamente in capo alla sua persona; ritengo, invece, che sia la squadra a dover contare. Il Sindaco e il suo capogruppo consiliare devono tenere unita la squadra, incitarla e motivarla a lavorare, anche perché gli impegni amministrativi oggi sono molto aumentati rispetto ad alcuni fa.
Un’amministrazione funziona bene non solo se ha un buon sindaco, ma soprattutto se ha buona squadra; le funzioni devono essere necessariamente distribuite sugli assessori, che sono i collaboratori che realizzano il programma amministrativo.
 

Ma voi ad oggi non avete reso pubblico nessun programma, perché?

Questa è stata una scelta. Nel primo consiglio comunale il sindaco fa il giuramento, comunica i nomi degli assessori ed eventualmente illustra il programma amministrativo. Questa maggioranza vuole elaborare un programma amministrativo più concreto e completo rispetto a quello illustrato nel corso della campagna elettorale: nelle prossime settimane inizieremo ad ascoltare le parti sociali e professionali, le consulte, gli operatori presenti sul territorio, per renderci conto delle esigenze reali del territorio. Nei mesi di settembre – ottobre, il programma amministrativo rispecchierà l’idea di paese che vogliamo costruire nei prossimi anni e sarà presentato al Consiglio Comunale, così come previsto per legge.
 

Avete approvato il bilancio di previsione subito, mentre c’era ancora tempo ancora per farlo, anche perchè il revisore dei conti non aveva ancora iniziato il lavoro.

Per legge avevamo il vincolo del 30 aprile 2010 ed eravamo stati sollecitati dalla Prefettura ad approvare entro tali termini il bilancio; ma al di la della norma, per il 2011 faremo in modo che il bilancio di previsione dell’Ente venga approvato entro il 31 dicembre del 2010, per avere il tempo necessario per realizzarlo compiutamente.
 

Il bilancio di previsione già stilato è stato da Voi modificato?

No; gli uffici hanno predisposto uno schema di bilancio di cui la Giunta ha preso atto, con riserva di modificarlo sulla base delle linee programmatiche che questa amministrazione approverà entro cinque mesi dall’approvazione del Bilancio in Consiglio Comunale.
 

Sul debito cosa è uscito fuori? Durante la campagna elettorale si parlava di un dissesto finanziario.

Da prime verifiche contabili risultano pretese creditorie per circa 2.000.000,00 di euro (RSU, chiusura contratto SWAP, spese legali, contenziosi di imprese, ecc.); in merito al dissesto finanziario, non mi pronuncio, voglio essere cauto; la giunta ha solo 15 giorni di vita, la verifica della situazione debitoria continua. Bisogna diminuire le spese; gli assessori hanno fatto la loro parte rinunciando per quest’anno alle indennità.
 

Nell’incontro svoltosi tra i 5 candidati sindaco lei introdusse il concetto di “tassa di scopo”: c’è ad oggi la possibilità di aumento delle tasse, come la tarsu?

Al momento non sono previsti aumenti di tasse. Certamente la spesa per lo smaltimento dei rifiuti diventa per il comune sempre più onerosa; in prospettiva, una migliore raccolta differenziata favorirà le tasche dei cittadini.
Cercheremo di riscuotere le tasse già dovute, sapendo che il Comune non riesce a recuperarle sempre del tutto: ci sono i furbi che evadono (verso i quali intensificheremo i controlli) ma c’è anche chi non ha davvero da pagare.
La tassa di scopo è prevista dalla legge ed è quella piccola cifra che il cittadino paga per finanziare la realizzazione di una iniziativa particolare, subito nota ai cittadini. Per ora non intendiamo ricorrere a questo strumento, cercheremo prima di tutto di attingere a finanziamenti europei, regionali e provinciali.
 

Tanto si parla della realizzazione del Centro Polifunzionale Territoriale al posto dell’attuale sede comunale, ci sono pareri discordi e diverse esigenze. Quali sono le decisioni che l’amministrazione sta prendendo?

Nel 2007 l’amministrazione comunale ha reso disponibile la struttura fieristica di via Salice all’Asl per la realizzazione di un Centro Polifunzionale Territoriale (CPT), una struttura sanitaria che comprenderebbe vari servizi sanitari (il 118, la guardia medica, ufficio vaccinazione, medicina di base, i pediatri, ufficio prenotazione, specialisti, ecc.). Nel 2009 l’amministrazione Fai ha reso disponibile l’attuale sede comunale. Sulla scelta della sede più idonea il paese si sta dividendo in due. Le prossime settimane saranno decisive, ma per me un dato è certo: il Centro Polifunzionale Territoriale non dobbiamo perderlo. Pubblicherò sui siti locali una nota che invierò alla AUSL LE che chiarisce tutti gli aspetti di questa vicenda.
 

Dal punto di vista della comunicazione, l’amministrazione si sta impegnando per dare visibilità al proprio operato?

Sul sito istituzionale è stato inserito l’indirizzo di posta elettronica del Sindaco, grazie al quale il cittadino può comunicare direttamente con l’Ente.
La comunicazione con i cittadini riceverà un nuovo impulso non appena rivoluzioneremo la funzionalità del sito istituzionale; pubblicheremo le Deliberazioni di Giunta , di Consiglio Comunale, le Determine dei Dirigenti, i risultati del lavoro degli Assessori, le comunicazioni ai cittadini, ecc.
Sarà uno strumento efficace di comunicazione e di trasparenza amministrativa; i prossimi mesi saranno il cantiere di lavoro per mettere in atto questo nuovo modo di comunicare con il cittadino.
 

Attualmente il Comune guadagna dalle richieste dei cittadini degli atti pubblici, facendosi pagare il rilascio dei documenti.

Il pagamento è dovuto per coprire le spese che il comune sostiene per produrre i documenti, nel caso di documenti digitali non sarà necessario pagare. La normativa in proposito è in continua evoluzione e noi dovremo comunque adeguarci.
Altra iniziativa a cui stiamo pensando è la creazione di mailing list, stiamo infatti contattando delle aziende di servizi internet per fornire ai cittadini, che ne faranno richiesta, una casella di posta elettronica “certificata” dal Comune. In questo modo potremo mandare comunicati a tutti gli iscritti con un semplice click e i cittadini potranno scrivere al Sindaco ed essere riconosciuti mediante la propria firma digitale. Si sta valutando anche la possibilità di dotare alcune zone del comune di Veglie di una rete WiFi: scuole, piazze, biblioteche. Ora il comune di Veglie comunica tra le varie sedi con una rete Intranet. In questo modo la comunicazione tra i vari uffici è più semplice.
 

Quindi avere più sedi non è poi tanto dispendioso…

Certamente la numerosità delle sedi ha maggiori costi e la distanza degli uffici pone problemi logistici: visionare pratiche, parlare con gli impiegati comunali, ecc. Bisognerà tendere a centralizzare i servizi in un’unica sede. Abbiamo comunque intenzione di dotare gli uffici comunali di “fotovoltaico”, per poter risparmiare sulle spese di elettricità; entro l’anno ci doteremo di tecnologia VoIP per la telefonia, consentendo ulteriori risparmi. Il nostro motto è: i soldi dei cittadini vanno spesi bene.
 

 

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