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Lettere

29 maggio 2011 - da Stefano Rizzello

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Nomina degli scrutatori vegliesi

           

Permettetemi una riflessione sulla recente nomina degli scrutatori per la consultazione referendaria dei prossimi 12 e 13 giugno.
Ancora una volta sembra che in questa scelta non sia stato rispettato il principio, tanto sbandierato, della trasparenza.
Sarebbe impossibile non notare come, in ogni tornata elettorale, alcuni scrutatori sono chiaramente legati da rapporti di parentela a consiglieri o dipendenti comunali. Tanti i giovani che, purtroppo, hanno perso fiducia nella politica, grazie anche a questi spiacevoli episodi.
E’ finito il tempo in cui si condividevano logiche fermamente nepotistiche di spartizione degli incarichi pubblici tramite nomina diretta. Al contrario, si dovrebbe iniziare ad attuare il sistema del sorteggio pubblico o la creazione di long list a rotazione che valorizzino i giovani laureati, diplomati e disoccupati. Il sorteggio è l'unico metodo che può garantire la massima trasparenza: sappiamo tuttavia che l'attuale legge elettorale prescrive il metodo della designazione e non del sorteggio per l'individuazione degli scrutatori. La nomina o la esclusione attraverso questo metodo del sorteggio, infatti, avverrebbe in modo casuale e oggettivo e non secondo logiche spartitorie. .
Anche se gli amministratori avranno agito in maniera legale, vorrei invitare i consiglieri ad applicare le regole nel rispetto dell'etica politica, il tutto per dare un segnale forte che attesti la fiducia dei giovani e di tutti i vegliesi nei confronti delle istituzioni locali.

Il sorteggio pubblico è la dimostrazione di come, senza violare la legge ma semplicemente reinterpretandola intelligentemente, si possano adottare procedure eticamente più “sostenibili”.

Questo vuole soltanto essere un suggerimento, dal momento che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti,senza distinzione fra “figli e figliastri comunali”.


Rizzello Stefano