Permettetemi una riflessione sulla recente nomina degli scrutatori per
la consultazione referendaria dei prossimi 12 e 13 giugno.
Ancora una volta sembra che in questa scelta non sia stato rispettato il
principio, tanto sbandierato, della trasparenza.
Sarebbe impossibile non notare come, in ogni tornata elettorale, alcuni
scrutatori sono chiaramente legati da rapporti di parentela a
consiglieri o dipendenti comunali. Tanti i giovani che, purtroppo, hanno
perso fiducia nella politica, grazie anche a questi spiacevoli episodi.
E’ finito il tempo in cui si condividevano logiche fermamente
nepotistiche di spartizione degli incarichi pubblici tramite nomina
diretta. Al contrario, si dovrebbe iniziare ad attuare il sistema del
sorteggio pubblico o la creazione di long list a rotazione che
valorizzino i giovani laureati, diplomati e disoccupati. Il sorteggio è
l'unico metodo che può garantire la massima trasparenza: sappiamo
tuttavia che l'attuale legge elettorale prescrive il metodo della
designazione e non del sorteggio per l'individuazione degli scrutatori.
La nomina o la esclusione attraverso questo metodo del sorteggio,
infatti, avverrebbe in modo casuale e oggettivo e non secondo logiche
spartitorie. .
Anche se gli amministratori avranno agito in maniera legale, vorrei
invitare i consiglieri ad applicare le regole nel rispetto dell'etica
politica, il tutto per dare un segnale forte che attesti la fiducia dei
giovani e di tutti i vegliesi nei confronti delle istituzioni locali.
Il
sorteggio pubblico è la dimostrazione di come, senza violare la legge ma
semplicemente reinterpretandola intelligentemente, si possano adottare
procedure eticamente più “sostenibili”.
Questo
vuole soltanto essere un suggerimento, dal momento che tutti i cittadini
hanno gli stessi diritti,senza distinzione fra “figli e figliastri
comunali”.
Rizzello Stefano
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