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Lettere

07 giugno 2011 - di Giuseppe Toma

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SULL’ONDA DEL REFERENDUM


In Italia tra pochi giorni ci si dovrà esprimere su un referendum abrogativo. I quattro quesiti referendari sono di vitale importanza, perché dal loro esito potrebbe migliorare o peggiorare la qualità della vita di noi tutti.
I primi due quesiti riguardano la gestione del servizio idrico (acqua pubblica); il terzo quesito chiede al popolo italiano di esprimersi nuovamente sul nucleare (già il referendum del 1987 lo aveva definitivamente sepolto); il quarto quesito referendario tratta della legge sul legittimo impedimento per il presidente del consiglio e per i ministri.

Ma come si è arrivati alla consultazione popolare del 12 e 13 giugno 2011?
I quesiti sui servizi idrici derivano da un’iniziativa civica promossa dal “Forum Italiano dei movimenti per l’acqua”, mentre i quesiti sul nucleare e sul legittimo impedimento sono stati organizzati su iniziativa di associazioni ambientaliste, dal partito dell’IdV (Di Pietro) e dai vari partiti della sinistra.

E il PD?
Beh, sul PD occorre fare alcune precisazioni, mettere alla luce fatti molto interessanti, che ci permettono di apprezzarne le abilità surfistiche (cavalcare l’onda).

Nel luglio del 2006, Linda Lanzillotta (deputata dell’Ulivo, divenuto PD il 14 ottobre 2007) ministro per gli Affari Regionali dell’ultimo governo Prodi, presenta il DDL n° 772 per il riordino dei servizi pubblici locali. Disegno di legge ratificato dall’allora ministro Pier Luigi Bersani (Ulivo/PD) e da altri tre ministri: Giuliano Amato (Ulivo/PD), Antonio Di Pietro (IdV) ed Emma Bonino (Radicali).
Il DDL n° 772 è importante perché avvia quel progetto che apre le porte dell’affidamento a soggetti privati di servizi pubblici (anche di quello idrico). Ecco quanto si legge nel DDL: “… consentire eccezionalmente l’affidamento diretto a società a partecipazione mista, pubblica e privata”.

Qualche mese prima della caduta del secondo governo Prodi (avvenuta il 24 gennaio 2008), l’allora ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani incontra Samuel Wright Bodman, ministro dell'energia degli USA e uomo di fiducia dell’allora presidente George W. Bush. E’ il 13 novembre del 2007.
In quell’incontro si parla di energia nucleare e del futuro che essa può avere in Italia. Bersani rassicura Samuel Wright Bodman con queste parole: “il referendum del 1987 ha soltanto sospeso e non chiuso i piani nucleari dell'Italia” e “l'Italia non è fuori dalla produzione di energia atomica”. Parole riferite dall’ambasciatore Richard Spogli.
L’incontro si chiude con la firma sul trattato bilaterale Italia-Usa per lo scambio di informazioni sulla ricerca atomica civile (il Global Nuclear Energy Partnership).

A Carpi, nella primavera del 2008, un gruppo di cittadini costituisce il Comitato contro la privatizzazione dell’AIMAG (una società che gestisce gas, rifiuti e acqua), perché sostengono che l’ingresso del privato possa aumentare le bollette e ridurre la qualità e l’efficienza del servizio.
Nel settembre del 2008, a pochi giorni dal referendum comunale promosso dal Comitato contro la privatizzazione dell’AIMAG, l’allora ministro ombra dell’economia del PD, Pier Luigi Bersani, arriva a Carpi per sostenere la volontà della giunta comunale a guida PD di cedere ai privati il 40% delle azioni dell’AIMAG possedute dal comune.

Circa sette mesi fa (16 novembre 2010), l’attuale segretario del PD Pier Luigi Bersani ha presentato una proposta di legge sulle disposizioni per il governo delle risorse idriche e la gestione del servizio idrico integrato. Nel testo si legge che “l’assemblea d’ambito affida la gestione del servizio idrico integrato secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità a soggetti privati, pubblici o misti”.

Infine, ben sei dei 13 fondatori del comitato per il NO al referendum sull'acqua sono iscritti al PD. Ecco i fantastici sei: Luigi Antonio Madeo (membro dell’assemblea nazionale del PD), Fabio Santoro (autorevole esponente del PD napoletano), Giacomo d’Arrigo (rappresentante del PD e responsabile di Anci Giovani), Massimiliano Dolce (presidente del consiglio comunale del Comune di Palestrina – PD), Antonio Iannamorelli (consigliere comunale PD a Sulmona), Giusy Gallotto (dirigente del PD di Salerno e già collaboratrice del ministro agli affari regionali Lanzillotta nel secondo governo Prodi).

Il 12 e 13 giugno, spero ci sia una grande mobilitazione popolare per tutti e quattro i quesiti referendari, auspicando una netta vittoria del SI.
Penso che il superamento del quorum, al referendum, possa rappresentare per l’Italia una ulteriore spinta per uscire fuori da un periodo tormentato.

L’Italia non ha più bisogno di abili surfisti che sappiano cavalcare l’onda del momento. L’Italia è un’onda lunga più di quindici anni che deve essere governata.



Giuseppe Toma
Veglie, 07.06.2011