Bimbi  e mamme   a cura di Daniela Della Bona

 

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  DA 0 A 12 MESI

Ecco di seguito le varie tappe di sviluppo psicomotorio del bambino, attraverso le quali, gradualmente, il piccolo acquisterà la propria autonomia e indipendenza.

Vale la pena ricordare che ogni bambino ha i suoi tempi, i suoi ritmi di crescita e di sviluppo, per cui le tappe di cui sotto sono solo indicative di un percorso che è del tutto personale.

I primi sei mesi

Per tutto il primo mese il bambino dorme per la maggior parte del tempo, è ancora inerme anche se, di riflesso, stringe i pugni, spalanca le braccia e le gambe. Ascolta con grande interesse la voce delle persone e riconosce la voce della mamma, sentita tante volte nel pancione.

Durante il secondo mese è più sveglio, segue con lo sguardo i volti e gli oggetti, sorride a chi lo coccola.

A tre mesi comincia a manifestare la propria gioia scalciando e agitando le braccia. Solleva la testa e cerca di mantenerla eretta quando è in braccio, afferra gli oggetti ed emette i primi suoni o versi.

A quattro mesi è in grado di girarsi di lato mentre è disteso, riconosce la mamma, sorride sonoramente e comincia a prendere coscienza di sé come persona distinta dalle altre, anche se ancora si identifica nella figura materna.

A cinque mesi si porta il piede alla bocca e si ciuccia l’alluce. Distingue le persone amiche dagli estranei e capisce dal tono della voce i sentimenti di chi gli parla. Porta tutti gli oggetti in bocca.

A sei mesi sta seduto da solo, guardando il mondo da una nuova prospettiva. Gioca con gli altri e vocalizza in modo diverso.

Dal punto di vista psicologico ed emotivo, dalla nascita al sesto mese circa, il bambino sente la mamma come parte di sé, estensione della propria persona. Gli basta lanciare un vagito e tutto viene a sistemarsi come per magia: la mamma è sempre lì ad esaudire ogni suo desiderio.

La simbiosi tra madre e figlio, rafforzata dall’allattamento al seno, contribuisce in maniera essenziale alla creazione di una solida “fiducia di base” (autostima) nel bambino, grazie proprio alla generosità e all’amore con cui la madre soddisfa le sue esigenze fisiche e affettive.

Non è mai troppo l’amore che gli si può dare, soprattutto in questa fase iniziale della vita.

Dai 7 mesi ad un anno

Dal settimo mese fino al compimento del primo anno di vita, il bambino progredisce di giorno in giorno in maniera sorprendente.

E’ incuriosito da tutto ciò che lo circonda. Afferra gli oggetti, anche i più piccoli e li esamina utilizzando la vista, il tatto e il gusto. Si diverte a vedere e a “sentire” cadere gli oggetti per terra. Cerca man mano di sollevarsi in piedi o di gattonare per raggiungere gli oggetti lontani. Intorno ai dodici mesi inizia a muovere i primi passi da solo. Imita i gesti e comincia a sillabare, fino a pronunciare le prime brevi parole intorno all’anno di vita. E’ alla continua ricerca di stimoli nuovi e passa le sue giornate ad esplorare gli ambienti circostanti. Iniziando a gattonare e a muovere i primi passi impara a divenire sempre più autonomo ed indipendente.

Dal punto di vista psicologico ed emotivo, i suoi primi spostamenti da solo, lo aiutano a prendere man mano le distanze dal corpo della mamma. La curiosità per il nuovo è molto forte e la maggiore distanza gli consente di guardare i genitori da lontano e di riconoscere ancora più chiaramente la propria distinzione corporea da loro. E’ il periodo della “paura di essere abbandonato”, che scaturisce propria dalla nuova consapevolezza di essere un individuo separato dalla madre. Si manifestano anche le prime paure verso gli estranei.  

In questi mesi ha inizio un periodo di “prove” che condurrà verso l’autonomia, esaltante sotto alcuni aspetti, ma anche dolorosa e complessa, per le paure e le scoperte, non sempre piacevoli, che comporta.

Daniela Della Bona