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Veglie 11 maggio 2005 - Antonio Greco e Sandro Aprile (consiglieri comunali)
Alla Gazzetta
del Mezzogiorno
Abbiamo
letto, sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 maggio 2005, la nota del
Senatore Maritati sul rinvio a dopo le vacanze estive dell’assegnazione
delle deleghe da parte del neo-Sindaco di Carmiano agli Assessori
nominati. Non entriamo nel merito della vicenda perché non abbiamo titolo
per farlo. Il fatto che, anche per un problema tutto interno alla vita
amministrativa, un Senatore della Repubblica senta il dovere di esprimere
il suo pensiero, fa notizia. Anche
altri paesi del collegio senatoriale di Maritati sono alle prese con
problemi di vita amministrativa forse più gravi e certamente meno
transitori di quello di Carmiano, dopo 12 anni di applicazione della Legge
81/1993 e dopo la modifica del Titolo V della Costituzione: la formazione
della classe dirigente e delle liste nei Comuni con meno di 15 mila
abitanti, la stabilità delle amministrazioni, il modo di interpretare la
figura del Sindaco, il controllo istituzionale degli atti
amministrativi…ecc. A
mo’ di esempio sottoponiamo al Senatore Maritati ciò che è accaduto a
Veglie in questi giorni, certi che anche su questa vicenda non farà
mancare il suo autorevole intervento. Il
neo-eletto Sindaco di Veglie, Fernando Fai, ha nominato sette assessori
(tutti uomini), ha attribuito agli Assessori nominati deleghe in
determinate materie, ha conferito poi deleghe, non certamente temporanee,
anche agli altri sei consiglieri di maggioranza, individuate come veri e
propri settori della vita amministrativa e cioè, in definitiva, ulteriori
assessorati [1]. Una
delega è stata conferita anche al neo Presidente del Consiglio, eletto
con i soli voti della maggioranza. I
consiglieri del centro-destra e i consiglieri di centro-sinistra (tutti
all’opposizione) hanno presentato un atto di diffida al Sindaco per la
revoca di provvedimenti che sono palesemente in contrasto con la
Costituzione, con il Decreto Legislativo 267/00 e con lo Statuto Comunale. E’
noto, infatti, che ai consiglieri non assessori possono essere conferite
deleghe solo su problemi specifici e temporanei e che il Presidente del
Consiglio ha un ruolo di garanzia istituzionale, incompatibile con quello
di “governo”, quale gli deriva da deleghe sindacali. Lo Statuto del
Comune di Veglie, poi, prevede che “Nella composizione della Giunta è
garantita la presenza dei rappresentanti di entrambi i sessi” e, quindi:
almeno una donna, anche se non consigliere, deve essere assessore. Di
ciò è stato informato anche S. Ecc.za il Prefetto Gianfranco Casilli. Da
nessuno, finora, abbiamo ricevuto risposta. Chiediamo
al Senatore Maritati cosa pensa, politicamente, della vicenda di Veglie,
molto più grave di quella di Carmiano, e soprattutto suggerisca a chi
devono rivolgersi quei consiglieri che vogliono esercitare il dovere di
controllo (e non solo di indirizzo) che la legge e i cittadini hanno loro
assegnato. Non ci risponda di ricorrere al Tar, perché in molti casi a ciò
non siamo legittimati e perché è sempre costoso per le povere tasche di
consiglieri che vogliano far valere il rispetto della legge
nell’interesse della comunità. Antonio
Greco e Sandro Aprile
Consiglieri comunali [1] Il decreto sindacale del 26/4/2005, prot. n. 4550, così individua le deleghe ai consiglieri formalmente non assessori: 1 - Promozione e organizzazione eventi sportivi e tempo libero; educazione alla salute; interventi per la valorizzazione del patrimonio comunale. 2 - Politiche giovanili e pari opportunità. 3 - Pianificazione operativa; programmazione economica per l’attuazione del programma di governo; servizi cimiteriali. 4 - Affari generali, comunicazione istituzionale, contenzioso, informatizzazione dell’Ente, pianificazione e assetto del territorio. 5 - Organizzazione risorse umane, servizi alla persona, interventi per la promozione dello sviluppo economico a sostegno delle imprese agricole, promozione di manifestazioni fieristiche e mercatali. 6 - Iniziative a sostegno di azioni di sistema nell’ambito delle attività e dei beni culturali.
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