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FERNADO FAI EX CONSIGLIERE PROVINCIALE ED ESPONENTE DELLA MARGHERITA
( a cura di Daniela Della Bona)
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La
redazione di Controvoci ha pubblicato, pochi giorni addietro, un numero
speciale dedicato agli ultimi avvenimenti della vita politica locale.
Anche lei ha appoggiato la sfiducia all’ex Sindaco Carlà. Quali sono
stai secondo lei i meriti e i demeriti della passata amministrazione e
quali i motivi che l’hanno fatta cadere? L’amministrazione
Carlà è stata un’amministrazione che dal primo momento del suo
insediamento ha mostrato evidenti segni di poca coesione tra la
maggioranza, il consiglio e il paese. Tale mancanza di coesione è andata
sempre di più accentuandosi, fino ad arrivare alla fase finale, che è
stata la caduta quasi naturale di un’amministrazione che ormai non si
reggeva. I meriti, a mio avviso, possono essere dati a qualche singola
persona che in modo staccato dal coro ha cercato di fare del proprio
meglio.
Quale
situazione locale si viene a creare in base agli ultimi fatti? Credo
sia ancora prematuro poter individuare la situazione locale che si verrà
a creare. Certamente tutti i partiti sono a lavoro per questo. E’ noto a molti che lei ha dato la disponibilità a candidarsi, come Sindaco, alle prossime elezioni col centro-sinistra, ma probabilmente senza alcuni partiti della G.A.D. Il DS, sul numero speciale di Controvoci di qualche giorno fa, ha dichiarato che “…rischiamo di avere dopo Carlà II un altro che da quei metodi e da quelle pratiche si distacchi poco…”. Si
riferiscono forse a lei, parlando del possibile futuro sindaco? La
Margherita , partito di cui faccio parte, ha espresso la volontà di una
mia candidatura a Sindaco alle prossime elezioni, volontà che ha
incontrato subito il favore di altri partiti del centro-sinistra. Per
quanto riguarda ciò che ha dichiarato il DS, credo che sia un riferimento
che non mi riguardi, anche perché nell’articolo del vostro giornale, si
fa riferimento a qualcuno che ha avuto solo una manciata di voti più
degli altri; per cui avendo avuto, nelle scorse elezioni provinciali, un
risultato di 1781 voti solo a Veglie, non mi sento chiamato in causa.
Credo, anzi, che quella del DS sia un’autocritica, dato l’esiguo
risultato da loro ottenuto nelle stesse provinciali (105 voti).
Sempre
sul numero speciale del nostro giornale,
Mario Aprile sostiene che i cittadini vegliesi “…volevano
sindaci autorevoli, ma non sindaci autoritari”. Come sono stati gli
ultimi Sindaci vegliesi e come dovrebbe essere, secondo lei, un Sindaco
autorevole? Riferendoci agli ultimi Sindaci vegliesi, sicuramente la sfiducia ottenuta è segno di un operato non condiviso. Un Sindaco autorevole, a parer mio, dovrebbe essere una persona che, non dimenticandosi mai del mandato a lui affidato dalla gente, abbia riconosciute capacità di dialogo e di confronto con i cittadini. E’
favorevole al sistema elettorale maggioritario e quale, altrimenti,
l’alternativa valida a questo sistema? Forse il ritorno al
proporzionale? Credo che il sistema elettorale maggioritario sia una buona forma di democrazia per il popolo, in quanto ha la possibilità diretta nella scelta del sindaco.
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