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MATILDE MATTIA UNA DONNA IN POLITICA
( A cura di Anna Maria Mattia )
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Abbiamo appreso del suo nuovo incarico, come presidente dell’ UDEUR. Cosa ci dice in proposito?
E’ giunto inaspettato, anche se mi ha molto gratificato. Lo reputo un riconoscimento alla mia persona che nel recente passato ha accettato la candidatura nel partito dell’ UDEUR portandolo all’attenzione di molti cittadini vegliesi che in tal modo hanno potuto riscoprire le finalità che esso intende diffondere:
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partecipazione della gente; -
popolarismo; - costruire una nuova e più forte stabilità politica a Veglie. E’ tra le poche donne che è riuscita ad affermarsi nel panorama politico vegliese o meglio che è riuscita a conquistare un incarico così prestigioso. Come mai ci sono così poche donne in politica? Perché incontrano difficoltà o perché non hanno alcun interesse? Né l’una né l’altra. Non penso che incontrino difficoltà o non provino interesse; penso che ci sia una forma di ritrosia ad esporsi in prima persona, dovuto verosimilmente ad una mentalità maschilista che scoraggia le donne. Comunque voglio ricordare che nel nostro Paese c’è stata l’affermazione di donne (anche se poche) che molto hanno contribuito all’interesse della comunità guardando al suo bene attraverso un’ amministrazione giusta.
Cosa pensa del passato, presente e futuro politico? A questa domanda intendo rispondere relazionando il passato, il presente e il futuro alla mia persona. Il passato: l’ho vissuto in modo passivo senza contribuire attivamente al governo del nostro Paese; forse perché non riuscivo a trovare in me quella forza di esprimere il mio modo di vivere la politica in funzione del bene comune e dell’interesse della collettività. Poi c’è stata una svolta che mi ha spronato ad uscire dal mio guscio ed esprimere le mie idee nell’ambito di un partito in cui ho trovato i valori nei quali io credevo e tuttora credo; mi riferisco ai valori della famiglia, della libertà, ed ai principi guida del Cattolicesimo impegnato nella crescita dell’individuo e della collettività. Il presente: lo vivo in modo attivo cercando di dare un contributo all’affermazione di tutti quei valori di cui ho parlato prima. Spero vivamente che questi valori possano trovare il primo posto nella nuova amministrazione comunale. Il futuro: lo vivrò in modo ancora più impegnativo anche se non posso fare pronostici sulla presenza della mia persona. Quello che mi auguro però è che nel nostro contesto politico vi sia un impegno sempre più forte di donne capaci di concretizzare con determinatezza, buon senso ed anche sensibilità (tipica delle donne) un buon governo.
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