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(Torna)   (Chiudi la pagina)                                             a cura di Antonella Carrozzini                    

Occhio al proprio peso!

 

     Il peso corporeo rappresenta l’espressione tangibile del bilancio energetico tra entrate ed uscite caloriche. L’energia viene introdotta con i cibi e utilizzata dal corpo sia durante il riposo (metabolismo basale) sia durante l’attività fisica. Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l’eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di peso oltre la norma, sia nell’adulto che nel bambino. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche. Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un rischio per la salute, soprattutto per l’insorgenza di alcune malattie. Problema inverso all’obesità, ma altrettanto grave, è quello della magrezza: un numero crescente di giovani è incitato dai moderni modelli estetici a ridurre il peso a valori così bassi da non essere più compatibili con un buono stato di salute. Quando le riserve di grasso sono eccessivamente ridotte e non si introduce sufficiente energia con il cibo, il corpo, per far fronte alle richieste energetiche, è obbligato a intaccare i propri muscoli ed organi interni; vengono così alterate molte funzioni metaboliche ed endocrine e diminuiscono la resistenza alle malattie infettive e la robustezza delle ossa. Le facoltà mentali ne soffrono, l’umore e la capacità di relazione sono compromessi e, nei casi più gravi, può sopravvenire la morte.

L’obesità e la magrezza, salvo rari casi, non sono quindi delle patologie, bensì i sintomi di uno squilibrio fisico e psicologico. Stabilizzare il proprio peso forma non è un obiettivo da raggiungere in poche settimane, ma un risultato da conseguire dopo aver seguito per mesi (od anni, a seconda della gravità del problema) una dieta sana ed equilibrata. E’ sufficiente curiosare fra le riviste dedicate alle donne per trovare molte diete per dimagrire in tempi brevi; queste, però, sono tutte accomunate dal difetto di essere stressanti per l’organismo (che si dovrà adeguare improvvisamente ad un nuovo regime alimentare) e, soprattutto, di offrire risultati poco duraturi. Dopo aver seguito una di queste diete, infatti, sarà sufficiente tornare alle consuete abitudini alimentari per vedere vanificati tutti i precedenti sforzi. Considerato ciò, è quindi evidente che la dieta migliore sarà quella che, in modo molto graduale, servirà a correggere le proprie abitudini alimentari.