Chiudi la pagina                                                         a cura di A.Chiara Coppola

"Beato te se guardi negli occhi il fratello e non il colore della sua pelle"

 

Alcune domeniche fa, durante la messa del fanciullo, i ragazzi hanno distribuito, alla fine della celebrazione eucaristica, alcuni bigliettini, che riportavano una beatitudine.

Sul mio vi era scritto: Beato te se chiami l’altro <<fratello>> anche quando non sa esserlo. Beato te se lotti per la Pace. Beato te se guardi negli occhi il fratello e non il colore della sua pelle.” (Mt 5,9)

Sinceramente, avrei voluto che questa frase fosse riportata su ogni foglio, affinchè rimanesse impressa nella mente di ognuno di noi.

Gli studi universitari, mi hanno accostata più volte alla “diversità”, e mi sono resa conto che, nonostante fossimo nel 2003, questo è un problema che purtroppo continua a far sentire il suo peso. E’ assurdo dirlo, ma ho avuto modo di toccar con mano, che nella nostra società c’è chi si ferma all’apparenza, al colore della pelle, e non si sforza minimamente di accostarsi agli altri esseri umani per conoscere la loro cultura, le loro tradizioni…

Sin da bambina (avendo vissuto per un po’ di anni all’estero) mi sono ritrovata circondata da persone che provenivano da ogni parte del mondo: brasiliani, cinesi, australiani, libici, inglesi, senegalesi. Ho instaurato con loro un rapporto di amicizia e con alcuni mi sento tutt’ora. E’ proprio grazie a questa esperienza che vi posso assicurare che nel momento in cui ho la possibilità di conoscere gente nuova per me è una vera gioia…non mi tiro mai indietro né tanto meno faccio una selezione in base al colore della pelle, alla religione, alla cultura o provenienza. La cosa più bella è conoscersi, imparare cose nuove.

Se noi continuiamo a rimanere chiusi nel nostro mondo con i paraocchi, isolati da tutto ciò che ci circonda non ci arricchiremo MAI!!!

In Italia c’è tanta gente, di tutti i tipi, di tutte le razze (ho usato questo termine anche se non è corretto utilizzarlo in quanto esiste solo una razza: la “razza umana”). Sono pochi i paesi che hanno tale ricchezza, eppure tutto ciò rimane sommerso, solo noi possiamo farlo emergere!

Possiamo trovarci davanti chiunque, un francese, un americano, un cinese, nella maggior parte dei casi ci dimostriamo disponibili e aperti nei loro confronti, cosa che difficilmente accade nel momento in cui dobbiamo aiutare un “Nero”, un “diverso”. Mi rendo conto di aver utilizzato termini forti, ma se facciamo attenzione, siamo noi “Bianchi” a classificare queste persone in questo modo.

L’Africa è stata perseguitata, spopolata, devastata, distrutta, intere zone del continente oggi sono completamente deserte. Secoli di disprezzo, umiliazioni, sofferenze che hanno impresso questo senso di inferiorità in fondo ai cuori.

Vi chiederete perché, per quale motivo è accaduto tutto ciò?!?

La risposta è molto semplice: IL COLORE DELLA PELLE!!!

L’antitesi tra Bianco e Nero, antitesi nella quale il Bianco è ovviamente il migliore, il superiore, il Bianco è più forte. Il bianco è il maestro, il signore, il padrone indiscusso che Dio ha mandato per governare i Neri, perché questi ultimi sono considerati incivili, incapaci di gestirsi da soli, inferiori.

Gesù diceva: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.” In questa frase non vi è scritto “Amatevi gli uni gli altri purchè abbiate lo stesso colore di pelle o la stessa religione, lingua, cultura…”. Sono inclusi tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione: Bianchi, Neri, malati, prostitute, poveri, affamati, diseredati…

Noi Cristiani, dunque, dobbiamo essere segno di speranza, tenerezza…Questa gente non deve essere abbandonata a se stessa, disprezzata, messa ai margini estremi della società…L’impegno deve andare al di là del colore della pelle, dell’appartenenza a una cultura, dobbiamo essere “Testimoni del Regno di Dio.” Ognuno di noi nel suo piccolo ha le potenzialità per cambiare…ha questa forza dentro di se, è la forza dell’Amore!!! Tutti possono fare qualcosa di eccezionale anche con un minimo contributo. E’ compito di ognuno di noi muoversi. Dobbiamo far nascere qualcosa di radicalmente nuovo: una COSCIENZA NUOVA! 

 

 

                                Anna Chiara Coppola