APPELLO: Sospensione espianti ulivi e richiesta aiuti per chi vuole curarli

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Appello per sospensione degli espianti, divieto d’uso dei pesticidi e richiesta incentivi ed aiuti per curare gli ulivi
CITTADINI TUTTI,
  lasciando le vostre generalità e firmando inviate il vostro questo APPELLO del Grido degli Ulivi e ai sottoscritti indirizzi:
-al Servizio Fitosanitario regionale PUGLIA
-ai Sindaci di  tutti i comuni in Provincia di Lecce e di Brindisi e di Taranto e Bari.
-Al Presidente del Consiglio
– Alla Procura della Repubblica Brindisi,Lecce , Taranto, Bari
-Alla Prefettura di Lecce, Brindisi, Taranto ,Bari 
-Al Comando Carabinieri/Forestale Lecce Brindisi Taranto Bari.
-Ministero dell’Ambiente
-Ministero dell’Agricoltura
-Ministero dei Beni Culturali e del turismo.
– PRESIDENTE EMILIANO Regione Puglia.
OGGETTO:  SOSPENSIONE DEGLI ESPIANTI DEGLI ULIVI. 
                     Divieto d’uso dei pesticidi sul territorio.
                Richiesta incentivi ed aiuti a chi vuole curare gli ulivi
PREMESSO
• che la decisione di esecuzione UE/2018//927 del 27/06/2018 di modifica alla decisione UE/2015/789 con la quale “la Commissione ha esteso la zona infetta all’intera Provincia di Lecce, all’intera Provincia di Brindisi, ai seguenti comuni della Provincia di Taranto: Taranto, Avetrana, Carosino, Crispiano, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Rocca Forzata, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Torricella, e ad alcuni comuni della Provincia di Bari” . 
• Che ai sensi della UE/2015/789 si definisce zona infetta “la zona in cui il batterio è insediato e non è possibile eradicarlo. In questa zona la decisione non fissa nessun obbligo di eliminare le piante infette”.
• Che la Legge Regionale della Puglia n. 14 del 4 giugno 2007 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali di Puglia” ha dato avvio ai censimenti degli ulivi monumentali della Regione Puglia da pubblicare nell’albo degli ulivi monumentali: 
Art. 4 (Rilevazione sistematica degli ulivi monumentali) “La Giunta regionale dichiara avviato il rilevamento sistematico degli ulivi e uliveti monumentali”; 
Art. 5 (elenco degli ulivi monumentali); 
Art. 6 (Tutela degli ulivi monumentali) “1. Con la pubblicazione definitiva dell’elenco, gli uliveti monumentali sono automaticamente sottoposti a vincolo paesaggistico in quanto assimilati a beni diffusi del paesaggio e come tali devono essere individuati negli strumenti urbanistici comunali. Per essi saranno previste adeguate forme di valorizzazione.
”Art. 15 (Regime transitorio)“1. Nel periodo intercorrente tra la data di entrata in vigore della presente legge e la data di pubblicazione definitiva dell’elenco degli ulivi monumentali di cui all’articolo 5, e comunque per non più di tre anni, è vietato su tutto il territorio regionale il danneggiamento, l’abbattimento, l’espianto e il commercio degli ulivi plurisecolari rispondenti a una delle caratteristiche indicate nell’articolo 2.” Il vincolo dei tre anni è stato in seguito tolto.
• Che la Legge Regionale 29 marzo 2017 n. 4 , comma 5 dell’ art. 8 testualmente recita: “La Giunta regionale promuove tutte le iniziative volte ad aggiornare l’elenco degli ulivi e degli uliveti monumentali di cui all’articolo 5 della l.r. 14/2007; a tal fine provvederà a inviare, entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un’apposita richiesta a tutti i comuni della Regione contenente l’invito a segnalare l’elenco di tutti gli ulivi monumentali presenti sul territorio comunale. I comuni sono tenuti a dare risposta entro trenta giorni dal ricevimento dell’invito. In caso di mancata risposta o di risposta incompleta, la Regione provvederà in via sostitutiva al rilevamento degli ulivi monumentali presenti sul territorio del comune inottemperante, addebitando al comune stesso le spese sostenute.”
• che i provvedimenti succitati non tengono in alcun conto di quanto previsto al comma 5 dell’ art. 8 della Legge Regionale 29 marzo 2017 n. 4 che testualmente recita: “Poiché la Regione Puglia intende proteggere l’inestimabile pregio culturale e paesaggistico dei propri ulivi monumentali, in deroga a quanto disposto nella presente legge, non si procede alla rimozione degli alberi di cui all’articolo 2 della legge regionale 4 giugno 2007, n. 14 (Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia) bensì si adottano misure di isolamento delle piante dal relativo contesto. La Giunta regionale promuove tutte le iniziative volte ad aggiornare l’elenco degli ulivi e degli uliveti monumentali di cui all’articolo 5 della l.r. 14/2007; a tal fine provvederà a inviare, entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un’apposita richiesta a tutti i comuni della Regione contenente l’invito a segnalare l’elenco di tutti gli ulivi monumentali presenti sul territorio comunale. I comuni sono tenuti a dare risposta entro trenta giorni dal ricevimento dell’invito. In caso di mancata risposta o di risposta incompleta, la Regione provvederà in via sostitutiva al rilevamento degli ulivi monumentali presenti sul territorio del comune inottemperante, addebitando al comune stesso le spese sostenute.”
RICHIESTA: 
SOSPENSIONE di qualsiasi attività di eradicazione/movimentazione degli alberi di ulivo al fine di effettuare una reale ricognizione degli alberi di ulivo avente i requisiti di monumentalità essendo decaduta la obbligatorietà di abbattimento nella zona infetta
ai sensi di
– Legge Regionale della Puglia n. 14 del 4 giugno 2007“Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali di Puglia” ARTT. 4, 5, 6, 15 e 16
– Legge regionale n.4 del 2017 laddove la competenza del censimento degli ulivi monumentali e l’aggiornamento dell’elenco è assunta dalla Regione Puglia in caso di inottemperanza dei Comuni.
-diffidiamo inoltre dall’applicare alcun intervento di eradicazione o abbattimento anche su alberi con età superiore ai 50 anni, in quanto patrimonio inestimabile dell’Umano. Tenendo presente che il valore di esemplari centenari, pluricentenari, millenari e plurimillenari è almeno paritario alla somma del valore delle rispettive vite dei facenti parte dell’organo in oggetto e dello scrivente, si intima di attuare ogni procedura necessaria all’isolamento e alla cura del supposto albero infetto, ponendolo sotto osservazione, fino alla provata totale essiccazione dovuta da accertata e controprovata infezione da Xylella, 
al pari di un Essere Umano.
Con la presente, si intima di assumere un impianto comportamentale imperniato sul profondo rispetto per queste antiche forme di vita, più consone ad attenzioni reverenziali che alle ruspe dell’ UE .
Inoltre, dato l’elevato abbattimento denunciato sul suolo salentino, permesso ed appoggiato dalle istituzioni, di qualsivoglia specie d’albero, si richiede l’urgente costituzione di un dispositivo che tuteli ogni espressione arborea con età superiore ai 50 anni o con diametro basale superiore ai 30 cm, da qualsiasi azione distruttiva.
INFINE INFORMIAMO:
Decreto Xylella e nuovi pesticidi,
Allarme Medici per l’ambiente e Aiab:
Gentilini: «Con i provvedimenti varati dal dall’ex ministro Martina pensavamo di aver toccato il fondo, ma ora con il Decreto Centinaio è ancor peggio.
Dall’uso indiscriminato dei pesticidi in agricoltura deriva l’aumento di casi di autismo, leucemie infantili e linfomi. A lanciare l’allarme è l’Isde, International Society of Doctors for Environment (l’associazione Medici per l’ambiente). Insieme all’Aiab, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica, l’Isde ha chiesto un incontro con il ministro Gian Marco Centinaio, per illustrare alcune proposte di modifica al decreto.
L’ATTACCO
«Pensavamo di avere toccato il fondo con il decreto Martina – dice Patrizia Gentilini, responsabile agricoltura e componente della giunta nazionale Isde – ma evidentemente non c’è limite al peggio perché il Decreto emergenza consente di derogare a ogni normativa. È una emergenza che dura da almeno sei anni: la strategia a livello globale di fronte a disastri naturali pretende di poter disattendere qualunque normativa calpestando oltre ai più basilari diritti, come quello alla salute, la stessa democrazia. Per lasciare campo libero a progetti speculativi in cui, come le Procure hanno più volte denunciato, le agromafie hanno un ruolo non secondario. Non capiamo come molti parlamentari che hanno manifestato il 15 marzo con Greta e tutti quelli che hanno votato la mozione per la riduzione dei pesticidi, possano essere favorevoli a un Decreto che porterà a monocolture con grande impiego di acqua e a uso di pesticidi che uccidono non solo patogeni ma anche la vita del suolo, la biodiversità e minano la nostra salute».
I RISCHI
I Medici per l’ambiente sottolineano che «un ampio e recentissimo studio ha dimostrato che per esposizione in utero a glifosate, clorpirifos, permetrina, diazinon, malathionbil il rischio di autismo aumenta dal 30 al 45 per cento Le leucemie infantili del 57 per cento e per il solo glifosate i linfomi non Hodgkin del 41-45 per cento nella grande coorte degli agricoltori americani. I pesticidi sono nei nostri corpi e alterano anche le nostre cellule germinali e sappiamo che gli effetti negativi si trasmettono attraverso le generazioni». «Non neghiamo che la Xylella abbia un ruolo nel disseccamento degli ulivi – aggiungono Patrizia Masiello, presidente di Aiab Puglia, e Agostino Di Ciaula, presidente del comitato scientifico di Isde – ma nello stesso tempo riteniamo che la causa non si possa attribuire a un solo elemento, ma piuttosto alla cattiva gestione dei suoli con ripetuti attacchi fitosanitari».
Firma
Giglio Domenico
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