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COMUNICATO
STAMPA Si
riporta la replica da parte del Sindaco Fernando Fai in merito a quanto
pubblicato e diffuso attraverso vari
mezzi di comunicazione dal
Consigliere dell’opposizione prof.
Antonio Greco in riferimento all’interpellanza prot. N.
6747 del 16 giugno 2005,
precisamente a riguardo alla nomina del Direttore Generale della
Provincia, dott. Cosimo Casilli. Sindaco Fernando Fai:
“Più volte ho
ribadito al Consigliere dell’opposizione il prof. Antonimo Greco che le
mie azioni si basano sulle leggi vigenti. Mi Dispiace sentire
costantemente notizie falsificate diffuse per screditare tutto il lavoro
che con impegno svolge tutta la Maggioranza per lo sviluppo dell’intero
paese.
Per rispondere
all'interpellanza presentata
occorre premettere come il presentatore, il Consigliere Greco,
abbia considerato l'incarico di consulenza per l'Ufficio di Staff del Sindaco diverso da quello che il
Sindaco, ex art. 90 del D.Lgs
n. 267/2000, può conferire per
l'Ufficio di supporto diretto agli Organi
di Direzione politica.
La recentissima legge
n. 191/04 (di conversione del D.L. n. 168/04) ha sancito che l'affidamento
di incarichi di studio e di ricerca, ovvero di consulenza
a soggetti estranei all'Amministrazione e per oggetti
rientranti nelle competenze della struttura dell'Ente, deve essere
adeguatamente motivato ed è possibile solo nei casi
previsti dalla Legge o nell'ipotesi di eventi straordinari.
L'art. 90 del Testo
Unico ed il vigente Regolamento di
organizzazione degli Uffici statuiscono che il Sindaco, per l'esercizio
delle funzioni di indirizzo e controllo, può avvalersi
di un Ufficio di Staff.
Si tratta, pertanto,
di due diverse normative che trovano anche una diversa applicazione
pratica.
In questo mi sento
particolarmente tranquillo, non fosse altro perché successivamente al
parere fornito dalla Corte dei Conti, con la deliberazione del 06.02.05,
la stessa Corte - Sezione Toscana - con deliberazione n. 6 del 11.05.05.,
ha chiarito che la deliberazione del
6.2.2005 trovi concreta
applicazione solo per gli incarichi di studio, ricerca e consulenza e non
invece per le collaborazioni
coordinate e continuative né per la costituzione degli Uffici di
Staff degli Organi di Direzione Politica. Ciò in quanto, questi ultimi tipi di rapporto,
presentano caratteristiche che non sono tipizzate da connotati di opera
intellettuale ex art. 2229
del Codice Civile e sono privi della particolare
competenza specialistica propria degli incarichi di studio, ricerca
e consulenza.
La Corte, infatti, si
è espressa chiaramente ritenendo
come, relativamente agli Uffici di Staff, gli incarichi siano
strutturati come più vicini
al lavoro subordinato che non a quelle
previste dall'art. 2229 del Codice Civile e, pertanto, ha ritenuto
non applicabile la stessa norma della finanziaria.
La stessa
deliberazione della Corte dei Conti n. 6/2005 statuisce che "....Non
rientrano, in sostanza, nella previsione gli incarichi conferiti per gli
adempimenti obbligatori per legge, mancando, in tali ipotesi, qualsiasi
facoltà discrezionale dell'amministrazione. L'esclusione di questo tipo
di incarichi è, del resto, convalidata dallo stesso comma 42 che esclude
dall'ambito della sua applicazione gli incarichi conferiti ai sensi della
legge quadro sui lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109. Restano
fuori dell'oggetto dei commi 11 e 42 anche i "rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa", che rappresentano una
posizione intermedia fra il lavoro autonomo, proprio dell'incarico
professionale, e il lavoro subordinato (art. 409, n. 3 del codice di
procedura civile; art. 61 d. lgs. 10 settembre 2003, n. 276). "
È stata l'estrema
prudenza degli Uffici a voler
richiedere comunque la verifica
da parte dei Revisori
al fine di supportare lo
stesso provvedimento di verifiche ulteriori.
È noto tra l'altro
come il Comune di Veglie abbia due Settori privi di apicali di riferimento e, pertanto, è ben conosciuta la carenza di
risorse umane. Ho
la massima fiducia negli
Uffici tanto che ho confermato i precedenti
responsabili. Con
nota raccomandata A.R.
del 09.06.2005 l'Ente ha trasmesso la relativa pratica alla sezione
Regionale di Controllo presso la Corte dei Conti la quale valuterà per
competenza. Credo,
però, che le Amministrazioni pubbliche, così come le imprese, devono
spingere per intraprendere percorsi di innovazione che consentano loro di
migliorare i processi interni e la qualità dei servizi erogati. E questo
è un processo che ha bisogno
di essere pianificato, richiede impiego di risorse e la creazione di
sistemi di protezione che tutelino i soggetti coinvolti.”
Si riporta la replica da parte
dell’ Assessorato ai Lavori Pubblici:in merito a quanto pubblicato e
diffuso attraverso i mezzi di comunicazione di massa dal Consigliere
dell’opposizione il prof. Antonio Greco sulla seduta del
Consiglio Comunale del 09 Giugno 2005 e precisamente sull’oggetto
“Progetto definitivo per la realizzazione della
viabilità di servizio e sistemazioni idrauliche lungo la circonvallazione
di Veglie. 1° lotto Variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 16
della L.R. 13/01” Assessore
ai lavori pubblici Antonio Cascione:
“Negli anni del progetto riguardante la circonvallazione di
Veglie era ben nota la mia assenza e perciò non mi si possono attribuire
colpe che non ho. Oggi, vedendo lo
stato attuale in cui versa la circonvallazione, mi sento in dovere, in
qualità di Assessore ai lavori pubblici, ma prima di tutto come
cittadino, di incentivare le risorse umane e finanziarie verso il
completamento di questa; Non riesco infatti a concepire il senso di un’
opera a metà. Mi prodigherò affinché
la Provincia metta a disposizione i fondi necessari per poter
realizzare tutta la complanare intorno alla circonvallazione, risolvendo
anche quei gravi problemi idrogeologici con cui attualmente la popolazione
si scontra. E’ sconcertante infatti, non aver ancora usufruito di tutti
i progressi tecnologici (non
per forza inquinanti, ma eco-compatibili per esempio) per la risoluzione
del grave problema. Esperti e Tecnici nel settore saranno in grado di
individuare e proporre la soluzione migliore. Sicurezza
della circonvallazione con le complanari, con la realizzazione dei rondò
e sistemazione idraulica lungo la circonvallazione sono i miei
“Desiderii” più grandi”.
Si precisa che ciò che
viene definito dal Consigliere dell’opposizione il prof. Antonio Greco come la “Forza dei numeri” è invece da parte della
Maggioranza un’attenta analisi dei diversi progetti riguardanti lo
sviluppo del territorio e di conseguenza una piena coscienza sulle varie
urgenze per l’attuazione degli stessi. La Maggioranza inoltre, ritiene che l’informazione distorta sia solo azione di intralcio,in quanto chiunque faccia parte del Consiglio è chiaramente a conoscenza che tutti i progetti, prima di giungere alla fase finale, hanno il loro iter in cui tutti, Maggioranza e Opposizione facendo parte della commissione consiliare, hanno facoltà di espressione ed è per tale motivo che la Maggioranza identifica tali azioni puro ostruzionismo.
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Consiglio Comunale del 28 giugno 2005
Il Consiglio Comunale del Comune di Veglie è stato convocato in seduta straordinaria urgente, in considerazione della necessità di procedere urgentemente all’esame ed approvazione di un argomento programmatico atto a garantire il buon funzionamento dell’attività amministrativa, per le ore 10 del giorno 28 giugno 2005, con eventuale prosecuzione oltre le ore 24, nella solita Sala delle adunanze presso la Sede Municipale, per la trattazione del seguente ORDINE
DEL GIORNO (in
neretto gli argomenti, a seguire, per ciascun punto, le mie
informazioni-osservazioni) 1)
Interpellanza prot. n. 6747 del 16 giugno 2005. Risposta.- Dopo l’appello nominale (presenti tutti e 21 i consiglieri), è stata presentata dalla minoranza una richiesta di rinvio della discussione dell’interpellanza perché, ancora una volta in violazione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio, la seduta non è stata aperta con la lettura e approvazione dei verbali della seduta di Consiglio del 9 giugno. La richiesta di rinvio, su cui inizialmente si sono detti d’accordo il Presidente del Consiglio e il Sindaco, è stata messa ai voti ma è stata respinta con i 14 voti contrari (compresi quelli del Presidente e del Sindaco) della maggioranza. Si passa a discutere della interpellanza presentata dal consigliere Greco in merito alla nomina del Direttore Generale della Provincia, Cosimo Casilli, a consulente del Sindaco, con spese a carico del Comune. Si chiedeva di sapere: - se e quando l’affidamento dell’incarico era stato preceduto da un accertamento reale sull’assenza di professionalità interne all’ente. Il sindaco non ha risposto a questa domanda. -
Quali sono gli eventi straordinari che hanno spinto il
Sindaco a conferire il suddetto incarico. Il sindaco non ha risposto a
questa domanda. -
Perché non ha pensato di pagare l’incarico di tasca sua. Il
sindaco non ha risposto a questa domanda. -
Perché i Revisori dei Conti, prima hanno suggerito
all’Amministrazione di limitare le consulenze esterne e poi hanno dato
parere favorevole all’incarico. Il Sindaco non ha risposto a questa
domanda. La
risposta del Sindaco all’interpellanza è stata: è tutto in regola.
2)
Legge n. 328/2000 e Legge Regionale n. 17/2003 – Approvazione
Accordo di Programma con allegato Piano Sociale di Zona nell’ambito
Territoriale n. 2 di Campi Salentina per il triennio 2005-2007. Sull’argomento, molto importante, sono intervenuti tre consiglieri della minoranza (Greco, Paladini, Armonico) e solo l’assessore ai servizi sociali Maurizio Spagnolo per la maggioranza. La realizzazione del progetto (Piano di Zona) richiede un’alta consapevolezza delle novità rappresentate dalla attuazione della Legge 328/2000 che dalla logica dell’assistenza, propria della Legge Crispi del 1890, sposta le politiche sociali verso una logica di solidarietà e di cittadinanza attiva. La legge introduce una profonda innovazione nella programmazione del Welfare locale e rende i Comuni progettisti, registi e fautori della lotta alle nuove e vecchie povertà. A tal fine è determinante il Piano di zona che deve essere predisposto dai Comuni e che costituisce il cuore operativo dell’intera legge. E’ infatti dal suo esito che dipende l’efficienza, l’efficacia e dunque la validità del sistema locale integrato dei servizi sociali. La legge regionale n. 17/2003 ha poi precisato che la gestione associata tra Comuni delle politiche sociali è facoltativa per Comuni con più di 10.000 abitanti. Veglie, che ha scelto di aderire all’Ambito di Zona nel dicembre del 2003, è stato inserito nell’ambito territoriale che comprende Campi Salentina (capofila), Carmiano, Guagnano, Novoli, Salice, Squinzano, Trepuzzi e Veglie. Il piano di zona, denominato “Tutti i colori del sole”, ha come obiettivo principale quello di omogeneizzare i servizi e armonizzare le problematiche sociali degli 8 Comuni dell’ambito territoriale. Il quadro delle risorse impegnate per il biennio 2005-2006 è il seguente: € 1.642.913,40 (a carico del Fondo Nazionale delle politiche sociali), € 402.655,30 (a carico del Fondo Regionale Politiche sociali per il 2005), € 353.116,55 (a carico degli otto Comuni). Per un totale di € 2.398.684,93. Queste somme sono impegnate, sempre per il biennio 2005-2006, per aree: area responsabilità familiari (€ 198.520,00); area politiche per i minori (€ 561.683,19); area lotta abuso e maltrattamento (€ 86.745,81); area persone anziane (€657.840,00); area persone con disabilità (€ 390.030,00); area dipendenza (€ 98.547,80); area salute mentale (€ 121.640,00); area contrasto alla povertà ed inclusione sociale (€ 193.765,00); area immigrati (€ 9.857,47); azioni di sistema per la gestione (€ 36.572,20). Il piano di zona, pur con i suoi limiti (di alcune aree di povertà non sono stati rilevati dati oggettivi), è stato redatto con un metodo obbligato per legge e perciò non si presta a molte osservazioni da fare da un punto di vista tecnico. Il piano dà una lettura, con schede oggettive di rilevamento, dei bisogni e delle risorse presenti in ogni Comune dell’ambito. La lettura del Welfare del Comune di Veglie, fatta dal Piano di Zona e riferita al triennio 2001-2004, è davvero catastrofica. Anche il sistema di offerta dei servizi sociali del Comune di Veglie è molto carente e i punti di criticità delle politiche sociali vegliesi sono 10 su 14 previsti dal piano. Il progetto, inoltre, suscita molte perplessità se lo si legge da un punto di vista della partecipazione politica dei vari attori aderenti. Per esempio l’attivismo di indirizzo politico del Comune di Campi e l’assenza totale del Comune di Veglie sono molto evidenti. Il contributo di indirizzo nella costruzione del piano di zona dato dal Comune di Veglie, come risulta da tutti i verbali del Coordinamento istituzionale, è stato praticamente nullo. Le linee programmatiche dell’Amministrazione Fai, approvate il 9 giugno 2005, non contengono alcun accenno a questa gestione associata delle politiche sociali. Se, infine, consideriamo che il responsabile politico del disastroso passato è lo stesso a cui oggi è stata affidata la delega dei servizi sociali, cioè l’assessore Maurizio Spagnolo, e se si considera che nessuna garanzia per il futuro è offerta dall’attuale amministrazione per la gestione del piano perché quasi tutti i consiglieri (in primis il Sindaco) non conoscono e non hanno consapevolezza attiva delle novità che il piano comporta, si capisce perché la delibera è stata approvata con i soli voti della maggioranza, i cui 13 consiglieri nel dibattito non hanno detto una sola parola. Non sapevano cosa dire e, sembrava, non capivano quello che si diceva da parte della minoranza. Per la fretta e per motivi tecnici (una mancata approvazione entro il 30 giugno avrebbe comportato la perdita di ulteriori finanziamenti) non è stato possibile dare nessun contributo migliorativo alla delibera. Prendere o lasciare! La maggioranza, prima di alzare la mano con fare veloce, al dibattito e all’approfondimento ha risposto con il silenzio più assordante. La minoranza, compatta, si è astenuta. Il clima in consiglio è molto pesante.
Consiglio Comunale del 09 giugno 2005 Il Consiglio Comunale del Comune di Veglie è stato convocato in seduta ordinaria, per le ore 17,30 del giorno 9 giugno 2005, con eventuale prosecuzione oltre le ore 24, nella solita Sala delle adunanze presso la Sede Municipale, per la trattazione del seguente ORDINE
DEL GIORNO (in
neretto gli argomenti, a seguire, per ciascun punto, le mie
informazioni-osservazioni) 1)
Lettura ed approvazione verbali sedute consiliare del 20/04/2005; Dopo l’appello nominale (presenti tutti e 21 i consiglieri) fatto dal nuovo Segretario Generale, dott. Cannazza, la minoranza legge un documento (doc1) per denunciare il pasticcio di una convocazione ordinaria del Consiglio e di una convocazione straordinaria urgente per le convocazioni delle due commissioni consiliari. I verbali delle quattro delibere della seduta del 20 aprile vengono dati per letti e votati in forma separata. I primi tre verbali sono approvati all’unanimità, il quarto è approvato con 20 voti a favore e uno contrario (Greco). La motivazione di quest’ultimo voto contrario è in doc2. 2)
Definizione indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca
dei rappresentanti comunali
presso Enti - Aziende ed Istituzioni; E’ un atto dovuto per Legge all’inizio di ogni mandato amministrativo. Deve essere fatto entro 45 giorni dall’insediamento del sindaco (termine perentorio) perché regola qualsiasi nomina, designazione o revoca del Sindaco e dello stesso Consiglio. Invece a Veglie l’atto viene portato in consiglio dopo 63 giorni dall’insediamento della nuova amministrazione e soprattutto dopo che il Sindaco ha fatto, il 26 aprile 2005, una designazione illegittima. L’atto quindi è una sanatoria. La minoranza propone cinque emendamenti per specificare il contenuto degli indirizzi generali (doc3) che la maggioranza, senza nessuna spiegazione e senza nessuna motivazione, boccia. La delibera è approvata solo dalla maggioranza. 3)
Articolo 8 dello Statuto dell'Unione dei Comuni "Union 3"
- Elezione Componenti del Consiglio dell'Unione; Si contesta la pretesa della maggioranza di votare i tre componenti (due di maggioranza e uno di minoranza) dell’Union3 con due votazioni separate. Non sarebbe votazione del consiglio ma votazione di due collegi del Consiglio non previsti da nessuna legge. La maggioranza con la legge dei numeri impone due votazioni. L’esito è paradossale: risultano eletti D’Elia F. , Ruberti R. e Cascione A., tutti e tre della maggioranza. La delibera è nulla, tamquam non esset. 4)
Commissione Urbanistica Comunale -
Modifica competenze relativamente
alle autorizzazioni paesaggistiche; Per snellire le procedure vengono sottratte alla C.U.C. le competenze di esprimere un parere sulle recinzioni e pratiche edilizie di poco conto. Approvata all’unanimità. 5)
Rinnovo Commissione Urbanistica Comunale; Si discute se della C.U.C. debba far parte la componente politica (un rappresentante per la minoranza e uno per la maggioranza). La commissione ha deciso per la presenza della componente politica. Viene eletto per la minoranza Vetrano e per la maggioranza T. Albano. Gli esperti sono eletti dalla sola maggioranza. La minoranza vota scheda bianca. Risultano eletti: Pampo R. (agronomo); Manca M. (paesaggista); Russo S. (urbanista); Polito Lucia (geologa); Siciliano A. (Beni culturali). Una curiosità: in più votazioni qualcuno della maggioranza ha votato Lorenzo Catamo. 6)
Completamento
funzionale delle reti interne dei reflui urbani. Variante
al P.R.G. vigente ai sensi dell'art. 16 della L.R. 13/01; Il progetto è stato redatto dall’AQP. Riguarda il recapito finale della fogna bianca da realizzare alle spalle della masseria Troali. Il recapito finale è lungo 176m, largo 45,7 m, profondità massima 13,70 m.. E’ il completamento del progetto di 17 miliardi di lire ottenuto nel 1998 per fogna bianca e fogna nera. Pur se la soluzione individuata non è la migliore, posto davanti al fatto compiuto, il Consiglio ha approvato il progetto all’unanimità; 7)
Progetto definitivo per la realizzazione della viabilità di
servizio e sistemazioni idrauliche lungo la circonvallazione di Veglie. 1°
Lotto Variante al P.R.G.
vigente ai sensi dell'art. 16 della L.R. 13/01; La discussione è stata lunga e travagliata. La maggioranza non ha saputo dare risposte convincenti ad alcune domande della minoranza: cosa prevede il progetto preliminare, quanti sono e quali sono gli altri lotti, e ad alcune osservazioni di carattere formale. Premesso che tutto il Consiglio era d’accordo sulla messa in sicurezza della circonvallazione con le complanari e con la realizzazione dei rondò, la maggioranza ha espresso posizioni contraddittorie sulla sistemazione idraulica lungo la circonvallazione. L’assessore Cascione ha espresso il desiderio di realizzare un canalone peggiore di quello già bocciato dalla popolazione, il sindaco ha saputo prendere soltanto l’impegno di non far fare altro dopo il primo lotto perché non ci sono più soldi, gli altri non sapevano di che cosa si stesse parlando. La minoranza ha chiesto la sospensione del consiglio perché in una riunione dei capigruppo si potesse discutere un eventuale rinvio, ma è stata bocciata (voti 7 a favore e 14 contrari). E’ stata fatta la proposta del rinvio dell’argomento per approfondimento ma anche questa proposta è stata bocciata (7-14). Per la superficialità con cui è stato proposto il progetto e per l’incoscienza di una maggioranza che conosce solo la forza dei numeri e non sente ragioni, oltre alle sue, che invece possono evitare conflitti e disastri per il futuro del paese, la delibera è stata votata solo dalla maggioranza.
8)
Allargamento Strada Provinciale Veglie
- Boncore. Atto di indirizzo; E’ stato accolto un emendamento della minoranza che invita la Provincia a completare tutta l’opera e non a limitarsi soltanto ad un allargamento che arriva solo alla masseria Marconi. Voto unanime. 9)
Regolamento per il sostegno in agricoltura contro eventi calamitosi
(grandinate). Delibera consiliare n. 41 del 22.07.2004 - Rettifica. Una fesseria: nella delibera del 2004 era saltata la frase “In agro di Veglie”. Corretto. 10)
Art. 36, comma 1, dello Statuto Comunale. Linee programmatiche
dell'Amministrazione Comunale. Approvazione. La delibera è l’emblema dei limiti di questa maggioranza. Limiti amministrativi: i nuovi amministratori confondono le linee programmatiche con il programma elettorale. Occorre tener presente che una cosa è il programma amministrativo che è stato approvato dal corpo elettorale, e come tale è intangibile e non suscettibile di modificazioni, mentre le linee programmatiche (previste dalla legge e dallo Statuto) tracciano le coordinate del programma, le modalità con le quali si dà attuazione al programma amministrativo, con cui si stabiliscono le priorità, le varie fasi di esecuzione, i mezzi e i soldi per realizzarlo. Quest’ultimo è un atto serio e fondante. Il Sindaco è tenuto a sentire la Giunta e, se ha sensibilità politica, anche le forze politiche, sociali, culturali del paese. Invece, l’unica cosa che la maggioranza è stata capace di fare sono state le fotocopie del programma elettorale. Limiti politici: pensano di non dover sentire più nessuno. Hanno vinto. Sono loro i nuovi (o vecchi ?) proprietari del Comune. La
minoranza, per protesta, ha abbandonato l’aula. Il programma elettorale
(!) è stato approvato dalla sola maggioranza.
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